Cos'è?
La
TC o
TAC, (tomografia assiale computerizzata), è un
esame strumentale di screening diagnostico per immagini, che utilizza la tecnica radiologica per cogliere immagini delle strutture e degli organi interni del corpo umano che vengono sequenziate ed elaborate in immagini tridimensionali con l’ausilio di un computer. Con questa metodica si possono analizzare nel dettaglio zone anche ampie del corpo, come ad esempio la
colonna vertebrale e i
suoi distretti: rachide, speco vertebrale lombosacrale e sacro coccige, al fine di
rilevarne anomalie, deformazioni, patologie infiammatorie e
formazioni tumorali. In tali aree è possibile anche visualizzare la vascolarizzazione. In alcuni casi la TC prevede l’utilizzo di un
mezzo di contrasto, che viene iniettato per endovena allo scopo di evidenziare maggiormente alcune zone o tessuti da analizzare. In genere il mezzo di contrasto utilizzato è lo
iodio. La tomografia computerizzata è un
esame non invasivo e non doloroso, ma l’utilizzo dei raggi X non lo rende completamente innocuo (sebbene l’irraggiamento sia minimo) ragion per cui viene
sconsigliato in gravidanza. L’uso del mezzo di contrasto, invece, è sconsigliato in chi sia
allergico alle sostanze usate, ma anche a chi soffra di patologie renali o epatiche, e ai diabetici.
Cosa analizza?
La TC di rachide, speco vertebrale lombosacrale e sacro coccige, raccoglie – attraverso l’esposizione ai raggi X – immagini interne della spina dorsale, e in particolare di:
- Rachide: è la spina dorsale, o colonna vertebrale propriamente detta, la struttura portante dello scheletro umano, costituita da ossa poste una sopra l’altra, chiamate vertebre
- Speco vertebrale: è il “foro” ovvero la parte cava che caratterizza l’interno delle vertebre, un lungo canale non vuoto, in cui si trova il midollo spinale e le radici di nervi che fanno parte del sistema nervoso periferico, direttamente collegate con il cervello (sistema nervoso centrale).
- Colonna vertebrale lombosacrale: è quella zona della rachide che coincide con la curva lombare e che racchiude in tutto dieci vertebre
- Sacro coccige: la parte conclusiva della rachide, composta da un unico osso, ovvero il coccige, che alla nascita appare suddiviso in quattro vertebre
Le
malattie e le lesioni della porzione terminale della rachide – zona lombosacrale e coccigea - che possono essere
diagnosticate con una TC sono:
- Fratture composte e scomposte, e presenza di frammenti ossei dislocati a seguito di traumatismi
- Discopatie (in particolare ernia del disco)
- Spondiloartrosi
- Tumori ossei primari e metastatici
Come si svolge?
Il paziente, con le braccia sollevate, viene fatto sdraiare sul lettino semovente, il quale viene introdotto in un cilindro che costituisce il macchinario a raggi X. Il
tubo radiogeno ruota intorno alla zona mediana del corpo del paziente con
brevi stop ogni mezzo minuto che servono per
acquisire le immagini che vengono nel frattempo trasmesse su un monitor a distanza, visionate dai tecnici radiologi. La procedura non è più lunga di
15-20 minuti, durante i quali il paziente deve restare perfettamente immobile. Prima di iniziare l’esame, è necessario
togliersi qualunque accessorio in metallo, inclusi gli occhiali. L’eventuale mezzo di contrasto si somministra per via endovenosa qualche minuto prima dell’inizio della TAC. Tale sostanza, a base di
iodio, può provocare una reazione di intenso calore per qualche secondo, ma in genere non crea altro tipo di disturbo. In rari casi può indurre un po’ di
nausea, destinata a scomparire quasi subito. Nei soggetti allergici è comunque possibile l’uso del mezzo di contrasto previa somministrazione di farmaci antistaminici e antiallergici, onde evitare reazioni avverse. Il
referto con la descrizione delle immagini acquisite durante la TC a rachide, speco vertebrale lombosacrale e del sacro coccige, viene in genere
consegnato dopo una settimana circa e deve essere interpretato dal proprio medico o dallo specialista che ha prescritto l’esame. Talvolta una TC può essere effettuata con misura d’urgenza in caso di incidente/trauma e spesso in regime di ricovero ospedaliero. In questo caso i tempi per il referto si accorciano.
Come ci si prepara?
Per sottoporsi ad una TC della colonna vertebrale non occorre
nessuna preparazione specifica, e quindi non è necessario presentarsi digiuni. Soltanto se l’esame è prescritto con
mezzo di contrasto ci si deve
astenere da cibo e
bevande nelle 4-5 ore che precedono la TC. Sempre in questo secondo caso, per accelerare il processo di smaltimento della sostanza iniettata, è consigliato assumere molti liquidi. Dopo l’esame, che non è invasivo, né doloroso e pertanto non prevede l’assunzione di analgesici,
si può rientrare subito a casa e riprendere le normali attività. Non ci sono controindicazioni alla guida.