Cos'è?
La radiografia di esofago, stomaco e duodeno (prima parte del tubo digerente), con doppio mezzo di contrasto, è un esame diagnostico non invasivo che utilizza la metodica a raggi X per visualizzare la morfologia (forma) degli organi da analizzare e rilevarne eventuali malformazioni o anomalie congenite o acquisite (ad esempio per la presenza di tumori). Questo esame non è del tutto innocuo, perché il paziente viene esposto alle radiazioni ionizzanti, sebbene in minime concentrazioni e per un tempo limitato, e per questo è sconsigliato alle donne in gravidanza e allattamento. 

Questo tipo di radiografia prevede l’assunzione per bocca di un primo mezzo di contrasto, il bario, sostanza inerte che una volta ingerita mette in risalto i contorni degli organi digerenti, e di un secondo mezzo di contrasto, di norma a base di bicarbonato, che migliora la qualità delle immagini radiografiche in quanto gassosa, e il gas dilata e distende le pareti interne del tubo digerente. Il bario, è però controindicato quando vi sia il sospetto di una lesione – ad esempio un’ulcera perforata – a carico di stomaco o duodeno, e in questo caso viene sostituito da un’altra sostanza radiopaca a base di iodato idrosolubile – chiamata gastrografin – che non provoca danni anche qualora dovesse entrare in contatto con il peritoneo, che è la membrana di rivestimento intestinale. 

A cosa serve?
Come tutti gli esami radiografici, anche la radiografia degli organi dell’apparato digerente superiore – esofago, stomaco, duodeno – serve per valutare le condizioni di tali organi sulla base della loro forma. È infatti possibile visualizzare eventuali tumefazioni, deviazioni, stenosi (restringimenti), estroflessioni (es. diverticoli esofagei) e malformazioni che possono creare disfunzioni (es. ernia iatale). Questo esame è pertanto prescritto all’interno di un iter diagnostico in caso di sospette malattie o condizioni patologiche a carico di esofago, stomaco e duodeno tra cui: 
  • Gastrite 
  • Esofagite
  • Diverticoli esofagei 
  • Ernia iatale
  • Tumori
  • Ulcere 
  • Stenosi
Inoltre, è necessario sottoporre ad un esame radiografico con mezzo di contrasto anche i pazienti in attesa di essere sottoposti ad interventi di chirurgia bariatrica per la cura delle grandi obesità, tra cui il by-pass gastrico e il bendaggio gastrico. 

Come si svolge?
Il paziente viene invitato a spogliarsi e ad indossare un camice ospedaliero. Dovrà anche togliersi tutti gli accessori di metallo, inclusi gli occhiali. Il primo step prevede di solito l’iniezione intravenosa di un farmaco antispastico, che ha lo scopo di distendere la pareti interne del tubo digerente andando a rilassare la muscolatura. In un secondo momento, il paziente assume il bario, ovvero il primo mezzo di contrasto, disciolto in 100 ml d’acqua. Si tratta di una sostanza lattiginosa, che si deposita lungo le pareti del primo tratto digerente senza provocare alcun tipo di effetto, e che viene definito radiopaco, perché non si lascia attraversare dai raggi X. 

Successivamente, il paziente dovrà ingerire il secondo mezzo di contrasto, a base di una miscela gassosa per dilatare ulteriormente le pareti degli organi da analizzare. L’esame a questo punto può cominciare, e il paziente deve sdraiarsi sul lettino radiologico girandosi più volte su se stesso per far in modo che il bario possa aderire bene a tutte le parti del tratto digerente considerate. Una parte dell’esame si esegue in piedi. La durata complessiva della radiografia è di circa 15-20 minuti, nel corso dei quali il paziente deve seguire le indicazioni del medico/tecnico radiologo e cambiare posizione o stare perfettamente immobile trattenendo il fiato. Dal momento che è fondamentale, per la buona riuscita dell’esame radiografico, la collaborazione del paziente, non è indicato per chi abbia difficoltà motorie o soffra di forme di demenza. Il referto viene consegnato subito, o al più dopo qualche giorno/una settimana. 

Come ci si prepara?
Per sottoporsi alla radiografia di esofago, stomaco e duodeno con doppio mezzo di contrasto è necessario presentarsi a digiuno assoluto (senza mangiare e senza bere) dalla sera del giorno precedente (di norma l’orario fissato è le 22). Consigliato anche seguire, sempre nelle 24 ore che precedono la radiografia, un’alimentazione leggera. Il paziente tabagista, inoltre, dovrà astenersi dal fumo. Occorre avvisare il medico/radiologo dell’eventuale assunzione di farmaci per sapere se è necessario sospenderli, e per quanto. Dopo l’esame, è possibile riprendere le normali attività quotidiane ma evitare di porsi subito alla guida, per l’effetto del farmaco antispastico. Inoltre, come conseguenza normale che si verifica nei giorni successivi, le feci appaiono biancastre.

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