Che cos’è il tumore della colecisti?
Il tumore della colecisti (o cistifellea) ha origine, in genere, dalle cellule della sua parete; le masse tumorali possono crescere o verso la parte interna dell’organo (più spesso le forme benigne tipo i polipi) oppure possono invadere le strutture esterne vicine (più spesso le forme maligne). L'80 per cento dei tumori della cistifellea è rappresentato da adenocarcinomi.
Il tumore della colecisti è piuttosto raro: rappresenta lo 0,8% del totale dei tumori diagnosticati negli uomini e l’1,6% di quelli nelle donne.  In Italia vengono in media diagnosticati, ogni anno, 6,6 casi di tumore della cistifellea ogni 100.000 uomini e 9,6 ogni 100.000 donne. L’età media all'esordio di 65 anni.
 
Le cause
Il fattore di rischio più comune per il tumore della cistifellea è la formazione di calcoli biliari. Tuttavia, non è detto che la presenza di calcoli o infiammazione diano origine al tumore che è, fortunatamente, assai raro.
Anche altre particolari condizioni possono aumentare il rischio di insorgenza di tumore della colecisti e delle vie biliari; Sono: la colecisti "a porcellana" (un ispessimento della parete dell'organo con calcificazioni visibili all’ecografia), poliposi della colecisti, infiammazione cronica del dotto biliare (colangite cronica), obesità, fumo.
 
I sintomi
I sintomi si manifestano in genere solo negli stadi avanzati della malattia, non sono specifici e sono spesso simili a quelli di altre patologie e possono essere dolore addominale, nausea, vomito, perdita di peso, ittero (colorito giallo della pelle e degli occhi) e ingrossamento della cistifellea stessa con gonfiore addominale
 
Diagnosi
La diagnosi è nella grande maggioranza dei casi occasionale, nel corso di esami diagnostici o di asportazioni di colecisti eseguiti per altri motivi. L’esame di primo livello è rappresentato sempre dall’ecografia dell’addome: l’ecografia è in grado di dimostrare tumori anche in stadio avanzato però in alcuni casi la diagnosi può risultare difficile soprattutto se in presenza di calcoli. Nel sospetto di tumore viene indicata l’esecuzione della TC, per meglio definire l’estensione della massa, l’eventuale invasione delle strutture circostanti.
In alcuni casi, a seconda delle necessità di chiarimenti diagnostici da parte del medico e per la stadiazione della malattia, si può fare ricorso alla risonanza magnetica, angiografia e colangiografia, PET, colangiografia retrograda endoscopica (CPRE) o ecoendoscopia.
 
Terapia
La chirurgia rappresenta il trattamento più efficace soprattutto nei casi in cui il tumore non si sia già esteso ad altri organi. Generalmente, alla presenza di un tumore della colecisti non ci si limita alla chirurgia locale dell’organo (colecistectomia), ma si procede a estendere l’asportazione a una parte più o meno estesa del fegato, ai linfonodi e alle vie biliari. L’estensione della rimozione è in funzione dello stadio della malattia. Utili a seconda dei casi e dello stadio della malattia anche la chemioterapia e la radioterapia.
 
Come scegliere la struttura sanitaria
Per l’intervento chirurgico per "tumore maligno della colecisti" il Ministero della Salute fornisce il numero di interventi effettuati in un anno dalla struttura presa in considerazione, indice di esperienza dell’ospedale. 

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