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Visita ginecologica: a cosa serve?
Lo scopo della visita ginecologica è quello di valutare lo stato dell’apparato riproduttivo femminile e individuare eventuali patologie che lo riguardano. Con il termine di apparato riproduttivo femminile si raggruppano vagina, utero, ovaie, tube di Faloppio e seno.

Visita ginecologica: quando si fa?
La visita ginecologica dovrebbe essere un abitudine di tutte le donne, un check-up da farsi annualmente. È consigliabile siniziare dalla pubertà (inizio del periodo fertile della donna) o comunque dall’inizio dell’attività sessuale. Questo è particolarmente importante per poter diagnosticare in tempo malattie sessualmente trasmesse, che spesso sono di difficile individuazione in quanto asintomatiche nelle fasi iniziali.
 
Oltre alle periodiche visite, vi sono alcuni "campanelli d'allarme" che devono indurre la donna a prenotare immediatamente una visita presso il proprio ginecologo. Tra questi sono inclusi:
  • perdite di sangue fuori dal periodo mestruale;
  • dolore pelvico;
  • perdite di muco vaginale troppo abbondanti, di odore e colore diverso rispetto alla norma (maleodoranti e non bianche);
  • bruciore vaginale, dolore durante i rapporti sessuali (che viene indicato con il termine medico dispareunia);
  • addome insolitamente gonfio;
  • mestruazioni dolorose o eccessivamente abbondanti;
  • interruzione del ciclo mestruale per più di due mesi o mestruazioni ravvicinate (ogni 15 giorni);
  • seno che cambia forma o che presenta noduli palpabili o che inizia a secernere liquido dal capezzolo;
  • durante il periodo della gravidanza, perdita di sangue o contrazioni precoci.

Visita ginecologica: come si svolge la visita?
La persona che effettua la visita è un medico laureato specializzato in ginecologia e ostetricia. Oltre a seguire la donna durante tutto il processo della gravidanza (dal concepimento al parto), è il medico incaricato di individuare e trattare le patologie che coinvolgono l’apparato riproduttore.
 
Prima di procedere alla visita vera e propria il medico si informerà sullo stato di salute della sua paziente, sulle sue abitudini sessuali e sulla storia clinica, cercando casi di familiarità con alcune patologie. Successivamente, si passerà alla visita che consiste nell’ispezioni dell’organo genitale da parte del medico con l'aiuto di uno strumento chiamato speculum.
Solitamente nel controllo annuale sono svolti i seguenti esami:
  • il PAP test, che consiste nel prelievo della mucosa cervicale tramite un tampone (un lungo cotton-fioc) il quale verrà successivamente analizzata in laboratorio. Grazie a questo esame è possibile diagnosticare, in fase precoce, la presenza del Papilloma virus, la causa principale del cancro al collo dell’utero. Inoltre, è possibile individuare possibili infezioni e alterazione della mucosa vaginale;
  • un’ecografia pelvica, ovvero un'ispezione della cavità uterina tramite una sonda ecografica che consente di individuare la possibile formazione di cisti, fibromi o la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS). L'esame dovrebbe risultare indolore, al più fastidioso;
  • la palpazione del seno, volta a individuare la possibile formazione di noduli e cisti. In caso la palpazione risulti sospetta, o per la presenza di un gran numero di noduli e cisti o per la presenza di noduli di grandi dimensioni, questa può essere accompagnata da un'ecografia al seno per escludere la presenza di noduli tumorali e per verificare che da un anno all'altro non si modifichi il quadro senologico.
Se lo ritiene necessario, il medico può prescrivere ulteriori esami diagnostici volti ad approfondire delle criticità emerse in sede di visita specialistica. Gli esami più comunemente prescritti sono:
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