Aggiornato il 22.12.2021
Nel 2020 la pandemia ha avuto un forte impatto sui ricoveri ospedalieri: se ne contano 1 milione e 700 mila in meno rispetto al 2019. I più penalizzati sono stati i ricoveri ordinari programmati e i day-hospital, che si sono ridotti del 25%, mentre i ricoveri urgenti hanno subìto un calo del 13%. Sono alcuni dei dati emersi alla presentazione del Programma Nazionale Esiti 2021: il rapporto curato da Agenas in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e il Dipartimento di Epidemiologia della Asl Roma 1, che si propone di valutare:
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Nel 2020 la pandemia ha avuto un forte impatto sui ricoveri ospedalieri: se ne contano 1 milione e 700 mila in meno rispetto al 2019. I più penalizzati sono stati i ricoveri ordinari programmati e i day-hospital, che si sono ridotti del 25%, mentre i ricoveri urgenti hanno subìto un calo del 13%. Sono alcuni dei dati emersi alla presentazione del Programma Nazionale Esiti 2021: il rapporto curato da Agenas in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e il Dipartimento di Epidemiologia della Asl Roma 1, che si propone di valutare:
Il nostro Sistema Sanitario sembra aver resistito all’impatto della pandemia da Covid-19, in base alla fotografia scattata dal PNE. “A fronte di una riduzione attesa delle attività in elezione, sembra infatti essersi mantenuta la capacità di risposta rispetto alle patologie tempo-dipendenti”, ha spiegato il direttore generale Agenas, Domenico Mantoan (riferendosi ad esempio alle forme gravi di infarto miocardico acuto e alle fratture di femore). “A questo proposito, le novità introdotte consentono di valutare in maniera molto più accurata la tempestività d'intervento sia nell’ambito delle patologie cardiovascolari acute che traumatiche”.
Gli indicatori presi in considerazione dal PNE sono passati da 177 a 184:
Gli autori hanno analizzato le prestazioni effettuate negli oltre 1.300 ospedali pubblici e privati (accreditati e non) nel corso del 2020 e nel quinquennio precedente (anni 2015-2019). Sono stati considerati i seguenti ambiti clinici:
Nell'edizione 2021 del rapporto sono state messe in evidenza alcune criticità che gravano sull’organizzazione sanitaria, che devono essere attentamente monitorate alla luce dell’impatto prodotto sul SSN dalla pandemia e della necessità di avviare la nuova fase di ripartenza (con le nuove sfide poste dal PNRR). “I dati elaborati ci indicano la strada da battere per riprogrammare la sanità del futuro a partire da alcune criticità quali la frammentarietà della casistica ospedaliera, l’inappropriatezza clinica, la bassa tempestività e la disomogeneità nell’accesso ai trattamenti, per aree territoriali e con riferimento ai gruppi più vulnerabili della popolazione”, ha spiegato Enrico Coscioni, Presidente Agenas.
“Le novità introdotte vanno verso un monitoraggio dell’assistenza sempre più focalizzato sui professionisti sanitari, a partire dalle nuove variabili integrative del tracciato record SDO”, ha spiegato Domenico Mantoan riferendosi alle Schede di Dimissione Ospedaliera, principale fonte del PNE (la cui nuova versione è stata formalmente adottata con Decreto del Ministero della Salute del 7 dicembre 2016 n. 261 e implementata in tutte le regioni nel 2019). L'edizione 2021 del report si presenta particolarmente densa di novità.
Per maggiori info visita il portale: www.agenas.gov.it
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