Scompenso cardiaco: mortalità a 30 giorni dal ricovero

Indice

Descrizione indicatore

L'indicatore ci consente di calcolare il numero di pazienti, tra tutti quelli ricoverati per scompenso cardiaco, che muoiono nei 30 giorni successivi al ricovero in ospedale.

Come si legge

L’indicatore si riferisce al grado di "efficacia" delle cure prestate. 
Più è basso il numero di pazienti che muoiono nei 30 giorni successivi al ricovero, più alte sono l’efficacia e la qualità delle cure offerte dall’ospedale in cui è avvenuto il ricovero per scompenso cardiaco.

Descrizione generale

Lo scompenso cardiaco congestizio, o insufficienza cardiaca, è una malattia cronica del cuore, per lo più inguaribile e progressiva. Dal punto di vista emodinamico, l'insufficienza cardiaca è un disturbo in cui il cuore non può pompare sangue al corpo in modo commisurato ai bisogni dell'organismo.
Le cause più frequenti di insufficienza cardiaca sono la cardiopatia ischemica, l’ipertensione arteriosa e il diabete, ma può essere causata anche da patologie delle valvole cardiache, cardiomiopatie, cardiopatie congenite, aritmie e miocarditi.
L'identificazione dei sintomi dello scompenso cardiaco è un passaggio chiave nella diagnosi ed in genere è caratterizzato da dispnea, affaticamento, ridotta tolleranza allo sforzo e gonfiore agli arti inferiori.
Per fare una diagnosi di scompenso cardiaco sono necessarie una valutazione clinica e indagini di laboratorio e strumentali. Le più importanti di queste sono:
In alcuni pazienti può essere necessario anche un test da sforzo, una risonanza magnetica cardiaca con mezzo di contrasto o esami maggiormente invasivi come il cateterismo cardiaco.
Dal punto di vista della salute pubblica, è considerato un problema di enorme rilievo, dal momento che è tra le prime cause di ospedalizzazione nelle persone anziane. In Italia, ogni anno, sono ricoverati oltre 170 mila pazienti, soprattutto anziani: la probabilità di soffrirne aumenta considerevolmente dagli 85 anni in poi.
Lo scompenso cardiaco è una condizione cronica legata all'allungamento della vita media e al miglior trattamento delle patologie croniche che spesso o determinano, quali diabete e ipertensione. Pertanto, è fondamentale che il paziente intraprenda un percorso di trattamento multidisciplinare che include una adozione di stili di vita che contrastino i fattori di rischio cardiovascolare (fumo, ipertensione, colesterolo alto, sovrappeso e sedentarietà) e una terapia farmacologica. In alcuni casi è necessario ricorrere a trattamenti chirurgici. 

Valutazione istituzionale

Il Ministero della Salute ha identificato la seguente soglia di mortalità a 30 giorni dal ricovero: 9%.

Codici ICD-9-CM selezionati

L’esito avverso è la morte entro 30 giorni dalla data di ricovero per scompenso cardiaco congestizio.
L’accertamento dello stato in vita viene effettuato, sulla base del SIO, sia nel ricovero indice sia in eventuali ricoveri successivi del paziente entro 30 giorni, e sulla base dell’Anagrafe Tributaria.
L’analisi è effettuata su base annuale.
L’evento viene attribuito alla struttura in cui è avvenuto il ricovero per scompenso cardiaco.

Criteri di eleggibilità
Tutti i ricoveri per acuti, in regime ordinario, con con i seguenti codici ICD-9-CM di scompenso cardiaco in diagnosi principale:

Criteri di esclusione

Consulta le strutture sanitarie in cui è minore il numero di pazienti morti nei 30 giorni successivi al ricovero

Fonte del dato

Programma Nazionale Esiti 2022, indicatore 15. 
Confronto tra strutture calcolato su dati 2021.

Fonte della Valutazione Istituzionale

Il semaforo è calcolato sulla base dei seguenti documenti ufficiali:

Altre fonti scientifiche