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Domande e risposte
Viaggiare in tempo di COVID-19

In
tempo di COVID-19 anche la geografia del viaggi sta rapidamente cambiando.
Di paesi completamente sicuri non ce ne sono, dal momento che per raggiungerli sono necessari aerei, scali, e che comunque la situazione può cambiare da una settimana all’altra.
A luglio solo pochissimi paesi al mondo
non hanno registrato casi di coronavirus: Kiribati, Marshall Islands, Micronesia, Nauru, North Korea, Palau, Samoa, Solomon Islands, Tonga, Turkmenistan, Tuvalu e Vanuatu.
COVID-19 a parte, viaggiare sicuri al 100% è comunque un’utopia in quasi tutto il mondo. La maggior parte dei paesi che sono meta di
vacanze esotiche, presenta dei focolai infettivi.
Pertanto è bene
controllare sul sito web
Viaggiare Sicuri del Ministero degli Affari Esteri, la situazione specifica del paese dove intendiamo recarci e le
vaccinazioni obbligatorie per i viaggi internazionali. L’unica vaccinazione obbligatoria fissata dal Regolamento Sanitario Internazionale, è quella contro la
Febbre gialla, sia per proteggere i turisti stranieri che i paesi vulnerabili dal rischio di importazione del virus della febbre gialla. Comunque la Farnesina dà la possibilità di registrare il proprio viaggio sul sito web
dovesiamonelmondo.it.
Nel complesso si può avere una
classifica della sicurezza dei paesi del mondo dal punto di vista medico e di sicurezza personale nella
TravelRiskMap, mappa creata da International SOS.
Preparare un viaggio: 4 cose da ricordare
Se si desidera
recarsi fuori Europa, ViaggiareSicuri raccomanda quattro accortezze:
- Chiedere un consulto medico almeno 4-6 settimane prima della partenza per capire quali sono le vaccinazioni consigliate e/o obbligatorie, i farmaci antimalarici da assumere, altri farmaci da portare in viaggio;
- Preparare una piccola farmacia da viaggio, specie se ci si reca in zone con scarsa copertura sanitaria (vedi elenco al paragrafo successivo);
- Preparare i documenti sanitari necessari. In Europa e in Svizzera è bene ricordarsi la tessera sanitaria, che dà diritto all’assistenza sanitaria gratuita, che però non dà diritto a nulla al di fuori del nostro continente;
Nei paesi che la richiedono è obbligatorio avere il certificato di vaccinazione per la Febbre gialla. Se abbiamo necessità di trasportare dispositivi medicali come siringhe serve un certificato che attesti questa necessità, coì come di un documento che attesti il bisogno del viaggiatore di assumere determinati farmaci (in caso di patologie croniche che richiedano terapie continue);
- Stipulare un’assicurazione sanitaria se ci rechiamo in paesi non europei. A questo proposito il Ministero della Salute ha predisposto un portale Se Parto per… dove inserendo il luogo di destinazione e la ragione del viaggio è possibile sapere a che tipo di copertura sanitaria abbiamo diritto in quel paese e che tipo di assicurazione scegliere.
La farmacia da viaggio
Sempre il sito web di ViaggiareSicuri consiglia di preparare i seguenti prodotti, in caso ci rechiamo in
zone con scarsa copertura sanitaria:
- Articoli di pronto soccorso
- Cerotti
- Disinfettanti
- Bende
- Guanti monouso
- Detergente per le mani (contenente almeno il 60% di alcol) o salviette antibatteriche per le mani
- Acqua ossigenata
- Repellenti
- Trattamenti per punture da insetto
- Gel astringente al cloruro di alluminio per contatti con meduse
- Protezione solare
- Semplici analgesici come paracetamolo
- Materiale sterile
- Termometro
- Pinzette
- Colliri umettanti
- Una zanzariera
- Preservativi
- Disinfettanti/filtri per l’acqua
- Soluzioni minerali orali reintegranti
- Calze elasto-compressive (se fattori di rischio DVT)
Farmaci
- Un antibiotico ad uso topico intestinale (paromomicina, neomicina, ecc.)
- Un antibiotico a largo spettro (amoxicillina-clavulanato, ciprofloxacina, levofloxacina, ecc.)
- Polvere o creme antifungine/antibiotiche
- Crema con Idrocortisone 1%
- Farmaci antimalarici
- Pomate o compresse anti-istaminiche
- Siringhe sterili ed aghi
- Pomata oftalmica antibiotica (es. tobramicina)
- Pomata antiistaminica e/o cortisonica per scottature o punture di insetto
- Antiacidi
- Antidiarroico (es. loperamide)
- Farmaci abitualmente assunti (accompagnati da lettera del medico curante)
- Blando lassativo
- Farmaci abitualmente assunti (accompagnati da lettera del medico curante)
- Anticinetosici
- Farmaci anticoagulati (Se fattori di rischio DVT)
Forniture mediche
- Occhiali
- Bracciale o collana di allerta medica
- Forniture per test del diabete
- Insulina
- Inalatori
- EpiPens
La profilassi antimalarica
A seconda del paese di destinazione, il medico consiglia la
profilassi antimalarica sulla base dei seguenti fattori:
- Il rischio di contrarre la malattia;
- Le specie prevalenti di parassiti della Malaria nell’area;
- Il livello e la diffusione della resistenza ai farmaci segnalati dal paese;
- Il possibile rischio di gravi effetti collaterali derivanti dall'utilizzo dei vari farmaci profilattici.
Si distinguono infatti
tre zone:
- Zona A a rischio limitato e stagionale o in cui il P. falciparum è assente o clorochino-sensibile: la profilassi in questo caso avviene con Clorochina;
- Zona B: a medio rischio, in cui il P. falciparum è moderatamente resistente alla Clorochina: la profilassi avviene con Clorochina + Proguanil;
- Zona C: ad alto rischio, in cui il P. falciparum è fortemente resistente alla Clorochina. La profilassi in questo caso avviene con Meflochina o Doxiciclina.
Solitamente i farmaci antimalarici devono essere assunti almeno
una settimana prima del viaggio e l’assunzione deve proseguire con
regolarità durante tutto il soggiorno e per quattro settimane dopo aver lasciato la zona a rischio.
Viaggiare sicuri in Africa
Il continente africano vive da sempre una situazione precaria dal punto di vista sanitario, dovuta da una parte a continui focolai di
malattie infettive gravi come
Ebola,
Colera,
Febbre gialla, Malaria, Dengue, Chikungunya, Tifo, Vaiolo delle Scimmie,
Morbillo, Polio,
Meningite,
Epatite A (in Italia da bambini siamo vaccinati contro l’Epatite B).
Dall’altra per un’infrastruttura sanitaria a larghi tratti inesistente.
Il
colera per esempio è la malattia infettiva più diffusa in Africa, endemica in quasi tutti i paesi dell’Africa Subsahariana. Nei paesi centro Africani è ancora diffusa l’
Ebola, per non parlare del
morbillo.
In generale è bene mantenere un’
igiene personale ottima ed
evitare cibi crudi (pesce incluso) o dalla
dubbia provenienza, anche in strutture alberghiere.
Bisogna stare molto attenti alle
punture di zanzara, che possono portare
Malaria, Dengue, Chikungunya. Non esistono vaccinazioni vere e proprie, solo una
profilassi antimalarica. L’unica cosa da fare è proteggersi con
prodotti e
zanzariere, e saper riconoscere i sintomi in genere esordiscono dopo 3-7 giorni dalla puntura della zanzara e assomigliano a quelli dell’
influenza: febbre elevata, cefalea, debolezza e dolori articolari diffusi. L'85% dei decessi per malaria è concentrato in 19 Paesi dell'
Africa sub-sahariana e in
India.
In solo sei Paesi si sono verificati oltre la metà dei casi di malaria di tutto il mondo: Nigeria (25%), Repubblica Democratica del Congo (12%), Uganda (5%) e Costa d'Avorio, Mozambico e Niger (4% ciascuno).
I paesi a massima diffusione di Chikungunya sono Sudafrica, Mozambico, Nigeria, Repubblica del Congo, Senegal, Tanzania, Uganda, Zimbabwe.
Oltre al sito ViaggiareSicuri, che permette di filtrare le informazioni per paese, per controllare se nel momento in cui vogliamo partire è in corso un’epidemia particolare in un certo paese, si può consultare il sito web dell’
Organizzazione Mondiale della Sanità – African Region, nella
sezione Health Topics. Sullo stesso sito vengono pubblicati i bollettini settimanali con i nuovi casi di infezione per ogni malattia in ogni paese.
Viaggiare sicuri in Asia
India
COVID-19 a parte, la situazione sanitaria in India è considerata a rischio. Sono endemiche
Malaria,
Dengue e
Chikungunya, specialmente nelle regioni meridionali ed orientali del Paese e si acuiscono nel periodo monsonico e post-monsonico. Nel 2015 l’India ha subito una rapida recrudescenza del
virus H1N1, responsabile dell’
influenza suina, da maggio 2017 si sono riscontrati nel Paese casi di
Zika virus, e da maggio 2018 si registrano casi di infezione mortale del
virus Nipah nel Kerala settentrionale.
Vietnam
In particolare fra maggio a settembre) possono manifestarsi
infezioni intestinali e colera. In Vietnam sono endemici Morbillo e Rosolia, Tifo, Epatite A, Epatite B (altamente endemica), Tetano, Difterite,
Encefalite giapponese e Rabbia.
La presenza delle zanzare del genere
Aedes aegypti vettori di malattie quali Dengue, Chikungunya, Febbre gialla e Zika è elevata in tutto il paese.
Tailandia
A differenza del Vietnam, le strutture sanitarie offrono una
buona assistenza sanitaria, specie quelle private. Ma sono diverse le malattie infettive endemiche e sono in aumento i casi di
Dengue, La provincia più colpita è quella di Phuket. Seguono le province di Krabi, Nakornpathom e Pangnga. Infezioni si registrano anche nella zona metropolitana della capitale Bangkok. Nel 2019 si è verificato un netto incremento dei casi di
Chikungunya. Anche i tassi di
HIV sono molto elevati.
Filippine
La qualità dell’assistenza sanitaria non è buona e senza assicurazione sanitaria si rischia di
non venire assistiti nemmeno in casi gravi. Il sito viaggiare sicuri riporta nel primo semestre 2019, un aumento dei casi di
Dengue pari all' 85%, rispetto allo stesso periodo del 2018. É stato segnalato nelle Filippine un focolaio di
Poliomielite di derivazione vaccinale (VDPV).
Singapore
Sebbene l’assistenza sanitaria sia ottimale, si registrano regolarmente presenti focolai di
febbre Dengue e, in misura minore, di
Chikungunya, anche in aree centrali. Da inizio 2016 si sono riscontrati nel Paese casi di
Zika.
Indonesia
In Indonesia sono endemiche
Dengue,
Malaria,
Epatite e
Tifo.
L’Indonesia figura tra i Paesi che sono stati maggiormente colpiti dall’
influenza aviaria (virus H5N1). A fronte della gravità del rischio di contagio, si raccomanda di
evitare i tradizionali mercati degli uccelli.
Viaggiare sicuri in America Latina
Brasile
Il paese è molto ampio, e bisogna indagare l’area precisa dove intendiamo recarci. In numerose aree del Brasile, alcuni insetti portano e diffondono malattie come
Chikungunya,
Dengue,
Malaria,
Oncocerosi (cecità fluviale),
Virus del Nilo occidentale,
Febbre gialla e Zika.
In particolare esiste un alto rischio di contrarre la malaria nella maggior parte delle
aree forestali al di sotto di 900 metri di altitudine degli Stati di Acre, Amapá, Amazonas, ovest del Maranhão, nord del Mato Grosso, Pará (ad eccezione della città di Belém), Rondônia, Roraima e ovest del Tocantins.
Nel 2019 sono stati notificati 130.820 casi probabili di
Chikungunya (tasso di incidenza di 62,3 casi per 100mila abitanti). Anche l'
HIV è ancora molto diffuso. Sono in pericoloso aumento dal 2018 i casi di febbre gialla negli Stati di San Paolo, di Rio de Janeiro e del Minas Gerais.
Perù
Continuano ad essere segnalati numerosi casi di
Dengue e
Febbre gialla, nella zona amazzonica del paese mentre i casi di Zika sono sporadici. Sono stati recentemente segnalati di recente numerosi casi di
febbre da Oropouche, malattia virale trasmessa dai moscerini Culicoides Paraensis, nella regione del Cusco e nel resto del Paese.
Cuba
Sono endemici sull’Isola casi di virus
Chikungunya,
Dengue e
Zika. Nel 2020 è in atto nel Paese una severa diffusione di
congiuntivite emorragica, e pertanto è importante mantenere un’accurata igiene personale. Sono anche accertati casi di
Colera e di
virus gastrointestinali.
Costa Rica
In questi ultimi anni si è registrato un aumento dei casi di
Dengue che è diventata endemica in alcune aree compresa la capitale. Si sono verificati casi di influenza di tipo
AH1N1 (febbre suina) e di
infezioni gastrointestinali, dovuti principalmente alla contaminazione degli alimenti e dell’acqua.
Haiti
Haiti registra casi sporadici di
Colera, mentre la
Febbre tifoidea è ancora diffusa. Sono stati riscontrati nel Paese casi di Zika, malattia virale trasmessa dalla
zanzara “aedes aegypti”.
RIFERIMENTI BIBLIOGFRAFICI: