Nuovo Coronavirus: i comportamenti per ridurre il rischio di contagio
Intervista a Walter Ricciardi, Membro italiano del Comitato Esecutivo dell'WHO e Consigliere del Ministro Roberto Speranza per il coordinamento con le istituzioni sanitarie internazionali oltre che
Presidente del Comitato Scientifico di www.doveecomemicuro.it
La prima regola per evitare di contrarre l'infezione è lavarsi accuratamente le mani?
Certamente, le mani vanno lavate per almeno 40 secondi, prestando attenzione a detergere bene tutta la superficie, polsi compresi. Per eseguire l'operazione, possono bastare anche solo
acqua e sapone o, in alternativa, dei
disinfettanti a base di alcol al 60%. In mancanza, visto che questi scarseggiano nei supermercati, si può optare per una
soluzione fai-da-te, a patto di rispettare le indicazioni dell'
Organizzazione Mondiale della Sanità.
La
ricetta dell'Oms, per
1 Litro di disinfettante, prevede:
- 833 ml di alcol etilico al 96%;
- 42 ml di acqua ossigenata al 3%;
- 15 ml di glicerina (glicerolo) al 98%
- Acqua distillata o bollita e raffreddata (quanto basta per arrivare alla quantità indicata).
La prima scelta, comunque, restano i prodotti reperibili in commercio, se disponibili, perché la loro azione disinfettante è testata.
Come lavare le mani? Quale detergente utilizzare?
Quanto spesso va ripetuta l'operazione?
Le mani vanno lavate
più volte al giorno: al ritorno alla propria abitazione, dopo aver guidato la macchina o aver preso l'autobus, dopo essere andati in bagno, prima di mangiare o di eseguire delicate operazioni, come assistere qualcuno.
Vanno lavate con una certa frequenza anche quando si è fuori casa, ad esempio dopo aver dato la mano a persone sconosciute, specialmente se ci si trova in zone a rischio. Attenzione anche a
non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani, per scongiurare il rischio di trasmettere il
virus al corpo.
A che distanza stare da persone sintomatiche?
La raccomandazione è di stare
almeno a un metro di distanza da chi tossisce, starnutisce o ha febbre. In questo periodo, nelle Regioni più a rischio di contagio, meglio anche rinunciare ad abbracciare e baciare amici e conoscenti, com'è consuetudine diffusa in Italia.

Chi deve indossare la mascherina?
Devono utilizzarla
quanti sospettano di avere il Coronavirus – in presenza di
sintomi quali
febbre, tosse, difficoltà respiratorie o dolori articolari – e quanti assistono persone malate. Le
mascherine che proteggono dal virus sono le
Ffp2 e le
Ffp3, dotate di altissima efficacia filtrante.
Quelle di
garza, generalmente utilizzate dai chirurghi in sala operatoria, invece,
non servono a questo scopo.
Come possono proteggersi le persone affette da patologie croniche o oncologiche, con basse difese immunitarie, costrette a recarsi spesso in ospedale per sottoporsi a controlli e terapie?
Questi pazienti devono continuare a curarsi come prima, cercando di adottare tutte le
precauzioni possibili, specialmente se abitano nelle Regioni più a rischio contagio. La raccomandazione, per loro, è di
evitare i luoghi affollati e di
utilizzare la mascherina.
Il consiglio, inoltre, è di sottoporsi - se non l'hanno ancora fatto - al
vaccino antinfluenzale che, per le categorie a rischio, è gratuito. Cosicché, nel caso compaiano sintomi sospetti, si possa escludere più facilmente una normale influenza e
intervenire prontamente.