Indice
Diagnostica: che cosa si intende
La
diagnostica è un processo
attraverso il quale è
possibile identificare il tipo di
patologia o
problema che abbia colpito il paziente. Essa comprende una serie di
metodi e
tecniche di indagine utilizzati dai
medici per
riconoscere il disturbo ed arrivare alla diagnosi. Tutte le
specializzazioni mediche si avvalgono dei metodi diagnostici per
giungere nel
minor tempo possibile all’identificazione del problema in modo da poter
stabilire il giusto intervento e la terapia appropriata.
L'
analisi obiettiva effettuata dallo specialista direttamente
sull'ammalato è il
primo passo per
giungere ad una
diagnosi. È tuttavia necessario
supportare con assoluta certezza la prima
opinione mediante
esami e
test specifici, soprattutto in caso di
dubbio o di
difficoltà oggettiva nel recuperare informazioni sullo stato di salute del paziente.
La
diagnostica offre
molteplici risorse ai medici
di ogni ramo specialistico grazie alle tecniche e di ultima generazione, che in modo sempre meno invasivo (ad esempio la
diagnostica per immagini)
offrono l'opportunità straordinaria di
valutare l'interno del
corpo umano senza la
necessità di “aprirlo” materialmente con un
intervento chirurgico.
Non è
necessario essere affetti da una
sintomatologia patologica precisa per sottoporsi alle analisi diagnostiche. Analisi ed
esami di screening effettuati anche in assenza di sintomi rappresentano il metodo di prevenzione migliore per una vastissima categoria di malattie. Esistono infatti
esami per la
valutazione dei disturbi di tutti i
principali apparati e
sistemi del corpo umano.
Inoltre, i
metodi di
diagnostica sono
fondamentali per identificare fasi iniziali di
tumori. Per questa la ragione negli ultimi anni tutte le regioni hanno avviato
campagne di
screening gratuiti per la diagnosi precoce di molti tipi di
tumore e
malattie croniche diffuse, come il
diabete e le
cardiopatie.
Quali sono i metodi piú comuni di indagine diagnostica?
Il sistema sanitario nazionale offre una serie di esami per la diagnostica:
In cosa consistono le tecniche di Radiologia e Diagnostica per Immagini?
Radiologia e Diagnostica per Immagini
La Radiologia e la Diagnostica per Immagini rappresentano una delle più importanti conquiste della medicina perché permettono di valutare in modo accurato e preciso le condizioni di salute di un paziente in modo non invasivo. Con le ultime tecniche, non solo l’affidabilità della diagnosi aumenta, ma anche i pazienti sono più propensi a sottoporsi ad una procedura diagnostica, data la non invasività. Il risultato è una maggiore prevenzione delle patologie e una migliorata qualità della vita dei pazienti.
Radiologia
La
radiologia è una
branca della
medicina che utilizza
radiazioni per
colpire gli organi interni al fine di riprodurne una
immagine per avere
informazioni sulla
struttura e il
funzionamento dell’organo stesso.
Le
radiografie tradizionali vengono realizzate esponendo il soggetto, o la specifica parte del corpo da analizzare, ai
raggi X, o
raggi ionizzanti, prodotti da un
generatore. Una parte dei
raggi, in corrispondenza di strutture
particolari,
non viene
assorbita dal corpo, ma viene
riflessa e
impressa su una speciale
pellicola, che quindi rappresenta fedelmente la struttura irradiata. Attualmente le immagini radiologiche sono
digitali,
invece delle
classiche lastre fotografiche. La radiografia è
particolarmente efficace per analizzare strutture rigide come le ossa e i denti. Per
tale
ragione, immagini radiografiche di tali organi sono
normalmente prescritte in caso di sospette
fratture o nella
odontostomatologia. Tuttavia, anche
organi interni come, ad esempio, i
polmoni possono essere
esaminati con questa
tecnica, facendola
seguire da altre
analisi di
imaging più
precise se necessario.
Per sottoporsi ad una radiografia
non è necessaria alcuna
preparazione particolare, tuttavia è opportuno evitare troppe radiografie in un breve lasso di tempo per non assorbire troppi raggi X, e astenersene in gravidanza se non strettamente necessario.
Ecco un
elenco delle radiografie più comuni:
Una
variante della radiografia tradizionale è la
fluoroscopia, utile per l'
analisi di organi interni. Per effettuare questo esame è necessario usare dei mezzi di contrasto - tipicamente il bario in caso di visualizzazione degli organi della digestione - e il
fascio di raggi X che dovrà "attraversare" il corpo andrà a fissarsi su uno
schermo fluorescente creando un'immagine digitale che può essere ingrandita.
La
mammografia è una
indagine diagnostica per
immagini che consiste nell’
uso di raggi X ad un
dosaggio inferiore, per ricavare una mappa della struttura e dei tessuti del seno al fine di individuare precocemente neoformazioni sospette anche di minime dimensioni.
La
mineralometria ossea computerizzata (
MOC) è un
esame specifico che permette di misurare la
densitometria ossea, ovvero la
percentuale di
sali minerali presenti nell'
osso. Pertanto rappresenta il migliore strumento per la prevenzione e la diagnosi dell'osteoporosi. L'esame
dura pochi minuti e
non necessita di
preparazione. Il paziente viene fatto stendere su un lettino ed esposto ai raggi X in modo che il fascio venga assorbito e rilasciato in quantità proporzionale alla densità delle sue
componenti strutturali. In contemporanea il computer "legge" le informazioni acquisite e le commuta in immagini e percentuali. Esistono
quattro tipi di
MOC a seconda della parte di scheletro che si intende analizzare:
total body, della
colonna vertebrale, del
femore o dell'
avambraccio.
Diagnostica per Immagini
La
Diagnostica per Immagini comprende altre
importanti metodiche di indagine che utilizzano mezzi diversi rispetto ai
raggi ionizzanti.
Ecografia
L’
ecografia è una tecnica di
imaging che sfrutta gli
ultrasuoni. Essa utilizza onde sonore ad alta frequenza che inviate agli organi interni attraverso un sonar ne rimandano un "
eco" che viene
trasformato in
immagini e fornisce
informazioni sulla
morfologia degli stessi. L'ecografia viene largamente usata in gravidanza per accertare lo stato di salute e l'accrescimento del
feto e la
formazione delle
varie strutture anatomiche (
ecografia morfologica), e in cardiologia, dove accanto all'ecografia del cuore c’è l'ecocolordoppler. Quest’ultimo è un esame che abbina la metodica ad ultrasuoni con la
tecnica doppler per la visualizzazione dei vasi sanguigni e dei loro flussi ematici in entrata e in uscita.
L'ecografia
non prevede preparazione particolare ad eccezione di quella del
basso addome, che prevede un intestino libero da gas e la vescica piena.
Comuni esami ecografici
sono:
TAC (Tomografia assiale computerizzata)
Rappresenta l'evoluzione della
radiografia, perché combina la
tecnologia a raggi X con l'
imaging digitale in 3D consentendo l'
analisi in contemporanea sia delle strutture
rigide come le
ossa, che dei tessuti
molli e dell'
apparato vascolare.
Il
paziente viene fatto
distendere su un
lettino e introdotto in un tunnel
rotante (lo scanner) attraverso cui
viene erogato il
fascio di raggi X direzionandolo esclusivamente sulla parte del
corpo da
monitorare. Durante la rotazione del macchinario vengono scattate tantissime immagini sequenziali dell'organo o della parte che poi, una volta digitalizzate, vengono visualizzate in modo tridimensionale per ricavarne una visione ingrandita ed estremamente dettagliata. Con la
TAC è possibile
ottenere immagini
molto accurate ed è pertanto una delle metodiche di indagine più utilizzate, sia per
monitorare le
condizioni di un
paziente, che per
diagnosi (flusso sanguigno in seguito a
infarto o
ictus, presenza di tumore), sia
come guida
per decidere terapie e
trattamenti (ad es. identificare la zona da sottoporre a radioterapia).
Alcuni
esempi di
TAC sono:
Risonanza magnetica nucleare (RMN)
L'
imaging a risonanza magnetica produce immagini anatomiche
tridimensionali dettagliate dell’organo in
esame. La
tecnica utilizza campi magnetici statici creati da magneti conduttori molto potenti, e impulsi a radiofrequenza che eccitano e registrano il cambio di direzione nella
rotazione dei
protoni contenuti nelle
molecole di acqua che sono contenute nei
tessuti viventi del nostro
corpo. Ogni cambiamento della rotazione dei protoni, dovuto a una modifica dell’organo
analizzato, si
traduce in una
immagine differente, che il medico può interpretare per valutare la
funzionalità dell’organo stesso.
La
risonanza magnetica è particolarmente
utile per i
tessuti molli del
corpo ed è ben accettata anche dei pazienti in quanto non utilizza
radiazioni ionizzanti e solitamente
nemmeno mezzi di
contrasto.
Data la forte
intensità del
campo magnetico
applicato, tuttavia, è necessario per il
paziente segnalare al medico la presenza di protesi metalliche e pacemaker che potrebbero
risentire dell'esposizione al campo magnetico.
Alcuni
esempi di
RMN comunemente prescritte:
Analisi di laboratorio
Le
Analisi di Laboratorio offrono moltissime informazioni utili a valutare lo stato di salute generale di un paziente e costituiscono un primo test di screening in assenza di sintomi specifici. Si
effettuano prelevando minimi campioni biologici dal corpo - sangue, urine, secrezioni, frammenti di tessuti - che
verranno poi
esaminati con
tecniche diverse a seconda del tipo di cellule da analizzare e delle informazioni da ottenere.
Le
analisi biochimico cliniche di laboratorio principali a scopo
diagnostico o per semplice check-up di routine sono:
- Analisi del sangue (con prelievo di sangue venoso), che possono comprendere:
- Emocromo completo (emoglobina, ematocrito, formula leucocitaria, piastrine, volume corpuscolare medio MCV);
- Funzionalità renale (creatininemia, azotemia, clearance della creatinina);
- Funzionalità epatica (bilirubina, gamma GT, fosfatasi alcalina, transaminasi);
- Profilo lipidico (colesterolo totale, colesterolo HDL, colesterolo LDL, trigliceridi);
- Glicemia;
- Funzionalità cardiaca e indice infiammatorio (omocisteina, troponina, paratormone, vitamina D, proteina C reattiva, velocità di sedimentazione degli eritrociti - VES oraria);
- Riserve di ferro (sideremia, ferritina, transferrina);
- Esami per malattie metaboliche o intolleranze alimentari (es. celiachia);
- Dosaggi ormonali per l'uomo e per la donna;
- Funzionalità tiroidea (TSH, TG, FT4, FT3, anti-perossidasi tiroidea [TPO], anti-tireoglobulina [TG]);
- Test di gravidanza;
- Marker tumorali (PSA, CA 19.9, CA 125, CA 15.3, CEA, HE 4, alfafetoproteina [AFP]);
- Coagulazione del sangue;
- Malattie infettive (HIV, epatiti virali, malattie veneree)
- Esame delle urine e urinocoltura: si esegue raccogliendo un campione di urina in un contenitore sterile. Dal test delle urine è possibile ottenere informazioni sulla funzione renale e delle vie urinarie.
- Dalle urine si ottengono informazioni riguardanti: emoglobina, fosfati, eritrociti, glucosio, leucociti, proteine, peso specifico, pH, potassio, albumina, noradrenalina, esame citologico, urinocoltura (per la ricerca di batteri presenti nelle vie urinarie)
- Esame delle feci: calprotectina delle feci, sangue occulto, Helicobacter pylori, coprocoltura, test per la disbiosi intestinale.
- PAP test: screening per il tumore dell'utero ed esame citologico cervico-vaginale.
- Oltre a queste analisi di laboratorio, alcune delle quali di routine, vi sono anche le analisi sui campioni di tessuto ricavati attraverso l'escissione chirurgica (biopsia), che si effettua in genere in caso di sospetto tumore:
- Un esempio è l'esame istopatologico di cute e/o tessuti molli o anche l'escissione allargata di neoplasia maligna. In questi casi è proprio l'analisi di laboratorio che permette di effettuare una diagnosi definitiva di tumore.
Medicina nucleare
La
medicina nucleare è la nuova
frontiera della
diagnostica, in particolare dei
tumori in fase
precoce. Essa consente di individuare le alterazioni molecolari determinate da una malattia ancora in fase di sviluppo, prima che sia diventata evidente. Le
tecniche di
imaging molecolare, infatti, "
fotografano" i
processi biologici all'interno del corpo umano andando a rilevarne le minime anomalie attraverso
traccianti radioattivi generati nel paziente per mezzo della somministrazione di
minime quantità di
sostanze radioattive. Per tale ragione le d
ue metodiche della diagnostica nucleare cioè PET e scintigrafia, sono utilizzate per
individuare e
monitorare un ampio
spettro di
neoplasie o altro genere di malattie a carico di
cervello e sistema nervoso (ad esempio morbo di
Parkinson e
Alzheimer),
apparato gastrointestinale,
cuore,
reni,
polmoni,
tiroide.
Come funzionano PET e Scintigrafia?
PET-TAC (Tomografia a emissione di positroni)
È
considerato lo
strumento più
efficace nella
diagnosi precoce dei
tumori, la PET-TAC combina la metodica TAC, che permette una
visione delle strutture interne del corpo in modo estremamente dettagliato, con la tomografia a emissione di positroni che consente di
rilevare anche le minime alterazioni funzionali e metaboliche di un qualsiasi organo o apparato. Questo esame viene preceduto dalla
somministrazione di un
radiofarmaco in
minime quantità (tali da essere considerate innocue per l'organismo), in grado di
emettere delle particelle chiamate positroni, le quali, una volta diffuse nel corpo,
permettono di
indagare la
funzionalità e le
caratteristiche degli
organi o dei
tessuti da
analizzare.
Per sottoporsi alla PET-TAC in genere
ci si presenta digiuni, ma non c'è bisogno di altro tipo di preparazione. Una volta che il
radiofarmaco è stato somministrato per via endovenosa si deve
attendere un certo lasso di
tempo (che varia da pochi minuti ad un'ora)
affinché possa
fare effetto, dopodiché l'esame prosegue come una TAC normale.
Scintigrafia
La
scintigrafia è un esame di
medicina nucleare utilizzato nella diagnostica da
molti decenni, e serve sia per
identificare i sospetti tumori (ad es. scintigrafia ossea per le metastasi) che per
visualizzare il funzionamento di diversi organi (cuore,
tiroide,
reni, polmoni, mammella) ed
evidenziarne così le
disfunzioni.
La tecnica di imaging funziona
sfruttando la "
tracciabilità" nel
corpo di
radiofarmaci, somministrati al momento dell’esame
diagnostico per via
endovenosa. Dopo
l’iniezione il
farmaco viene
lasciato agire per un certo periodo di tempo, a seconda del tipo di organo da raggiungere e del tipo di screening.
Successivamente il paziente viene esposto alla
gamma camera, lo strumento che
trasforma il tracciato del
radiofarmaco in
immagine. La scintigrafia attuale offre sia un imaging planare che uno
tridimensionale.
L'
esame ha una durata variabile a seconda del tipo di organo e della
funzione da
analizzare (ad esempio funzione renale o cardiaca) e non prevede nessuna preparazione particolare tranne il digiuno in caso di scintigrafia del miocardio, e la
possibile sospensione temporanea da farmaci interferenti con quello assunto per lo screening.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI