Indice
Domande e risposte
Come sempre, anche nei giorni scorsi l’attività dell’
Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) in merito alla
revisione dei dossier relativi a nuovi farmaci è risultata
intensa e sempre nuove opzioni divengono disponibili per i medici ed i pazienti dell’Unione Europea.
Ricordiamo che, una volta ottenuto il
parere favorevole di EMA, l’approvazione del nuovo farmaco deve essere ratificata dalla
Commissione Europea. Successivamente, la rimborsabilità di ogni nuovo farmaco è decisa dalle Autorità Sanitarie di ogni singolo Paese dell’Unione.
Cevenfacta (eptacog beta) per pazienti con emofilia congenita
L'
emofilia è un disordine emorragico ereditario causato da mutazioni nel gene del fattore VIII (emofilia A) o IX (emofilia B). La prima forma è più diffusa rispetto alla seconda. Il paziente con ridotti livelli di queste proteine è esposto ad un maggior
rischio di
emorragie rispetto alla norma.
L’emofilia si manifesta solo nei
maschi, mentre le
donne possono essere
portatrici sane. Questo perché si eredita, in modalità recessiva, attraverso il cromosoma X (X-linked) ed è caratterizzata dalla carenza di uno specifico
fattore della
coagulazione.
I sintomi e segni più frequenti della malattia sono:
-
Ematomi estesi e profondi;
- Emartro con conseguente dolore e gonfiore articolare;
- Emorragie ed ematomi spontanee;
- Ematuria;
- Rettorragia;
- Ematochezia e melena;
-
Epistassi;
- Astenia.
Esistono gradi diversi nella severità della malattia che ne influenzano la prognosi.
Il
principio attivo di
Cevenfacta, disponibile come polvere e solvente per iniezioni, è
Eptacog beta (attivato), un fattore della coagulazione. Esso è identico al fattore VII della coagulazione e funziona come quest’ultimo, attivando il fattore X, iniziando il processo coagulativo ed arrestando l’emorragia. Dal momento che Eptagoc beta non ha bisogno della presenza dei fattori VIII e IX per attivare il fattore X, esso funziona anche in loro assenza.
L’indicazione completa del farmaco è la seguente:
adulti ed adolescenti (età superiore o uguale a 12 anni), per il trattamento di episodi di sanguinamento e per la prevenzione degli episodi di sanguinamento nei pazienti che devono sottoporsi ad interventi chirurgici o altre procedure invasive.
L’efficacia di Cevenfacta è stata confermata nel
Corso di uno studio di fase 3 multicentrico. Gli eventi avversi più spesso osservati durante il trattamento sono vertigini, cefalea, dolore al sito di iniezione, ematomi, aumento della temperatura corporea. Il farmaco dovrà essere prescritto da
medici esperti nel trattamento dell’emofilia.
Xenpozyme (olipudase alfa), per sindrome da deficienza di sfingomielinasi non a carico del sistema nervoso (malattia di Niemann-Pick)
ll
deficit di sfingomielinasi acida (ASMD) è una
malattia genetica rara causata dallʼalterazione di un enzima chiamato sfingomielinasi acida (ASM). Storicamente conosciuto come
malattia di Niemann-Pick, lʼASMD si suddivide in 3 tipi:
- A
- A/B
- B
Possono avere
insorgenza,
progressione e
sintomi diversi. Si tratta di una
malattia appartenente alla famiglia più
ampia delle “malattie da accumulo lisosomiale”. In queste malattie si verifica nelle cellule un accumulo di macromoleole che non vengono smaltite, impedendo il normale funzionamento di organi e tessuti. I
sintomi neurologici della malattia di Niemann-Pick possono includere:
-
Atassia (mancanza di controllo muscolare durante movimenti volontari come la deambulazione);
-
Perdita di tono muscolare;
- Spasticità (muscoli rigidi e difficoltà di movimento);
-
Degenerazione cerebrale;
- Problemi di articolazione del linguaggio.
-
Altre manifestazioni della patologia possono comprendere:
-
Epatosplenomegalia (ingrossamento di fegato e milza);
- Difficoltà di alimentazione e deglutizione;
-
Paralisi oculare;
- Problemi di apprendimento.
EMA ha espresso parere positivo in merito alla
commercializzazione in EU di Xenpozyme (olipudase alfa) nel trattamento delle manifestazioni “extra” sistema nervoso centrale della Deficienza di Sfingomielinasi Acida. In particolare, l’indicazione riguarda l’utilizzo in pazienti in
età pediatrica o adulta con ASMD di tipo A/B o B.
Non esistono al momento cure per queste forme patologiche che non siano palliative o di supporto. La causa più comune di morte in questi pazienti è rappresentata da malattie respiratorie, malattie epatiche o complicazioni dovute all’abnorme peso degli organi.
Xenpozyme è un
trattamento specifico. Si tratta di una
terapia di “sostituzione” enzimatica finalizzata, appunto, a sostituire l’enzima ASM del paziente, con riduzione dell’accumulo di grassi a livello cellulare e conseguente sollievo dai sintomi della malattia. Il più elevato grado di efficacia è atteso nei pazienti con malattia di tipo B (forma cronica viscerale). L’enzima sostitutivo viene prodotto con la tecnica del DNA recombinante.
Il farmaco deve essere somministrato per via iniettiva endovenosa
ogni 2 settimane. L’approvazione EMA è avvenuta sulla base dei risultati di 3 studi di cui uno di lungo termine che hanno coinvolto complessivamente 67 pazienti. I risultati hanno confermato il miglioramento della funzione polmonare e la riduzione del volume della milza suggerendo un chiaro beneficio. La
tollerabilità del trattamento è risultata
buona.
Lo sviluppo di Xenpozyme è stato sostenuto tramite il programma Priority Medicines di EMA (PRIME), finalizzato a garantire sostegno regolatorio a farmaci con potenziale di rispondere a bisogni medici non soddisfatti. Infine, il farmaco, che nel 2001 ha ottenuto lo
status di “farmaco orfano” per la forma di tipo B esteso successivamente alle altre forme della malattia, è stato valutato dall’ Autorità Europea tramite “accelerated assessment” che consente un più rapido accesso dei pazienti ai farmaci.
Revisione delle linee guida sulla valutazione dei farmaci per il trattamento delle infezioni batteriche
EMA ha pubblicato una
revisione delle linee guida per la valutazione dei farmaci da utilizzare contro le
infezioni batteriche. L’iniziativa rientra nei programmi che l’Agenzia promuove per sostenere lo sforzo teso a sviluppare nuone molecole antimicrobiche. La
resistenza agli antibiotici rappresenta un serio problema a livello planetario. In Europa essa è responsabile di circa 33 mila decessi all’anno. Lo sforzo di EMA si indirizza soprattutto verso le malattie causate da batteri multiresistenti a fronte dei quali le opzioni terapeutiche risultano scarse o assenti.
EMA lavora con le Agenzie regolatorie di altri Paesi allo scopo di uniformare il disegno degli studi clinici registrativi e, quindi, facilitare l’interpretazione dei dati stessi. Il
documento finale, sottoposto a Public Consultation per 6 mesi nel 2019, è stato quindi adottato dal Comitato di EMA per i medicinali ad uso umano (CHMP) nel Maggio 2022.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
European Medicines Agency (EMA)
Humanitas
Osservatorio Malattie Rare
Cosa vuol dire trasmissione con modalità recessiva?
Si tratta di una modalità di trasmissione di una malattia, provocata da alterazioni dei geni, che si manifesta solo nei soggetti che ereditano l'alterazione del gene da entrambi i genitori.
In cosa consiste la tecnica del DNA ricombinante?
La tecnica del DNA ricombinante consente di tagliare alcune sequenze del DNA per inserirle nel genoma di altre cellule per modificarne alcuni geni. La tecnica consente di trasferire il DNA non solo tra individui della stessa specie ma anche tra specie diverse.
Cosa di intende per “Batteri multiresistenti”?
I batteri multiresistenti sono tali in quanto hanno la capacità di resistere a vari tipi di antibiotici. In questi casi, la scelta dell’antibiotico da somministrare risulta molto o estremamente limitata ed i pochi antibiotici potenzialmente efficaci possono esserlo anche solo parzialmente.