Indice
Domande e risposte
Introduzione
I
pidocchi sono
insetti parassiti specifici dell’uomo responsabili della cosiddetta pediculosi, un’
infestazione molto comune.
Quando si
attaccano alla
cute e iniziano a cibarsi di
sangue, la loro
saliva scatena nel
tessuto una reazione infiammatoria che si manifesta con prurito e dermatite, i
sintomi tipici dell’
infestazione.
La loro presenza è spesso rivelata dalle
lendini, le
uova che i pidocchi depongono fra
capelli o
peli.
I pidocchi possono
sopravvivere fuori dal corpo umano
solo pochi giorni, mentre le
ninfe (giovani esemplari ancora non in grado di riprodursi)
resistono a temperatura ambiente
sino a 10 giorni.
Cosa sono i pidocchi
I pidocchi sono
piccoli parassiti di colore
bianco-grigio (non neri come vengono diffusamente descritti) che vivono solo sull’
uomo e si
nutrono del suo
sangue.
La loro
lunghezza oscilla fra
1 e 3 millimetri: sono quindi visibili a occhio nudo, all’osservazione ravvicinata.
Si muovono velocemente e agilmente fra peli e capelli grazie alla presenza di uncini sulle loro zampe.
Non sono
dotati di
ali.
I
pidocchi che parassitano l’uomo sono
organismi diversi rispetto ai cosiddetti
pidocchi delle
piante (delle rose in particolare), più precisamente noti come
afidi.
I tipi di pidocchio: dove vivono

Esistono
3 sottospecie di pidocchi, che appartengono tutte alla specie
Pediculus humanus:
- La varietà capitis (Pediculus capitis, pidocchio del capo o della testa): vive nel cuoio capelluto dell’ospite ed è la sottospecie più diffusa;
- La varietà corporis (Pediculus humanus, pidocchio del corpo), molto simile dal punto di vista morfologico alla precedente, se ne differenzia perché non vive nell’ospite, ma sugli indumenti;
- Il Pthirus pubis (pidocchio del pube), che ha forma piatta, da cui il nome popolare che viene attribuito a questo parassita (piattola). Le loro zampe ricurve ricordano quelle dei granchi, animali da cui mutuano uno dei nomi volgari usati per identificarli. Vive a livello del pube dell’organismo ospite, ma può disseminarsi alle cosce e al tronco e, talvolta, anche ai peli del volto (barba. baffi, sopracciglia).
Pidocchi senza capelli
Talvolta viene usata questa espressione per indicare la
tipologia di pidocchi che non vive fra i capelli, come i pidocchi del corpo.
I pidocchi sono pericolosi?
Pur essendo tutti
nocivi, i pidocchi della
testa e del
pube non costituiscono generalmente un
problema per la
salute.
Diverso il caso del
pidocchio del corpo, che può rappresentare un fattore di diffusione di malattie contagiose, come il tifo epidemico, la febbre ricorrente e la febbre delle trincee. Queste patologie sono caratterizzate da
febbre elevata,
cefalea e
sfoghi cutanei e causate da
batteri che vengono trasmessi da una persona ad un’altra tramite il passaggio di pidocchi.
I pidocchi anoplura
La categoria degli
anopluri (o
pidocchi anoplura)
include i pidocchi esclusivi dell’uomo,
Pediculus humanus.
Questi, a loro volta, comprendono i
pidocchi della
testa, quelli del
corpo e quelli del
pube.
Contagiosità e fattori di rischio dei lendini
A
oggi, le infestazioni da pidocchi sono frequenti
sia nei Paesi ricchi sia in quelli in via di sviluppo.
Non esiste un legame tra l'
igiene personale, lo stato di
pulizia degli ambienti casalinghi e la diffusione dei parassiti.
Perché colpiscono più spesso i bambini
I soggetti più colpiti dalla pediculosi della testa sono i
bambini tra i 3 e i 12 anni (e le loro famiglia), perché hanno più occasioni di contatto stretto.
Le
bambine sono più interessate dalla
pediculosi, presumibilmente perché hanno i
capelli mediamente più
lunghi.
Dove si prendono i pidocchi
La
trasmissione dei
pidocchi della
testa può avviene principalmente per
contatto diretto con persone già infestate oppure, molto raramente, attraverso lo
scambio di
indumenti o
effetti personali come cuscini, cappelli, sciarpe o pettini.
Casi accidentali e occasionali di trasmissione di pidocchi possono
verificarsi in locali pubblici o mezzi di trasporto particolarmente affollati o attraverso il contatto con
cuscini, imbottiture di
sedie e
poltrone, materassi, coperte, asciugamani, abiti, spazzole, pettini e tavolette del water nei bagni pubblici.
I
pidocchi del corpo passano da una persona ad un’altra in condizioni di
contiguità stretta in presenza di tassi di umidità elevati e carenza di
ricambio d’aria, mentre i pidocchi pubici vengono trasmessi con i
rapporti sessuali o con lo
scambio di asciugamani e biancheria.
Come si previene la trasmissione
Purtroppo,
non esiste un metodo efficace di prevenzione se non quello di applicare le
comuni norme igieniche e di evitare, negli ambienti considerati a rischio, il contatto diretto fra testa e testa e lo scambio di effetti personali.
La gran parte delle
infestazioni nel nostro Paese si presentano come
casi singoli o relativi a
piccoli gruppi di
persone. Inoltre, e le condizioni
ideali per la loro trasmissione vengono a
crearsi quando, in una comunità in genere sovraffollata, si vive in
promiscuità,
a stretto contatto.
Il
pidocchio del
capo si diffonde
facilmente nell’ambito di un nucleo familiare, specialmente se numeroso, o nelle comunità infantili tra i bambini. È buona norma, dunque, controllare spesso la cute dei bambini.
Cosa sono le lendini
I pidocchi attraversano tre stadi di sviluppo.
- Nel primo sono lendini, le uova deposte dagli esemplari adulti;
- Nel secondo, ninfe, ovvero esemplari giovani e immaturi;
- Nel terzo sono pidocchi veri e propri.
In generale, le
femmine del pidocchio della testa depositano le lendini in corrispondenza della
radice dei
capelli, mentre il
pidocchio del
pube le depone sui
peli del
corpo, in particolar modo a livello del
pube e dell’
incavo ascellare. Il pidocchio del corpo, invece, colloca le uova sulla fine peluria degli indumenti, specialmente su quelli di lana.
Le lendini aderiscono ai capelli e peli grazie alla secrezione di una
sostanza collosa, la
chitina.
Le uova di tutti i pidocchi maturano e schiudono entro 7 giorni. Nel corso di un mese, le varie specie possono deporre sull’ospite
dalle 80 alle 300 uova.
La
localizzazione delle lendini permette di formulare la
diagnosi e di
risalire al
tipo di pidocchio in questione.
Ad esempio, nel caso del pidocchio della testa, misurando la distanza che separa le lendini dal cuoio capelluto si può calcolare, approssimativamente, da quanto tempo è in corso l’infestazione, dal momento che
i capelli umani crescono di circa 1 cm al mese.
I sintomi della pediculosi
I pidocchi della testa: perché scatenano prurito
L’
infestazione da pidocchi si manifesta con irritazione e intenso prurito nella zona interessata. Il prurito, in particolare, è causato da una
reazione allergica che si sviluppa a seguito dell’infestazione.
A seguito del
grattamento scatenato dal
prurito, possono verificarsi
dermatiti e sovra-infezioni batteriche della pelle escoriata, come l’
impetigine e altri disturbi
dermatologici da
streptococchi.
Si può avere un
ingrossamento dei linfonodi cervicali (
linfoadenopatia).
I pidocchi del corpo: come si manifestano
Questa
tipologia di pidocchi scatena prurito e lascia sulla cute p
iccole punture di colore rosso dovute ai
morsi, prevalentemente localizzate a livello delle
spalle, dei
glutei e dell’
addome.
A queste manifestazioni si aggiungono
segni lineari da graffiamento e pomfi orticarioidi.
Le
lesioni cutanee causate indirettamente o direttamente dai pidocchi del corpo possono essere contaminate da
batteri e ospitare super-infezioni dermatologiche.
I pidocchi pubici: come si manifestano
Come per tutte le altre forme di pediculosi, il sintomo prevalente è il
prurito.
Alcuni pazienti presentano anche
escoriazioni cutanee e ingrossamento dei linfonodi locali (linfoadenopatia regionale).
Il coinvolgimento delle
ciglia provoca, oltre al
prurito,
bruciore e
irritazione degli
occhi.
Le macule cerulee
Sono qualche volta osservabili a livello cutaneo
macule grigio-blu, pallide (per questo vengono definite maculae ceruleae), in particolare a livello del
tronco, dei
glutei e delle
cosce.
Le macule cerulee sono reperti infrequenti causati dall'
attività anticoagulante della saliva del pidocchio. Mentre succhia il sangue, per impedire che la sua fuoriuscita si arresti, il parassita produce speciali composti che gli
impediscono di
coagulare.
Come si diagnosticano
La diagnosi dei pidocchi della testa
Spesso le
lendini sono
visibili a
occhio nudo ad un esame accurato. Possono essere riconosciute all’ispezione per le loro caratteristiche: sono di colore chiaro,
hanno una forma a pinolo e una lunghezza pari a circa 1 mm.
I pidocchi si posizionano prevalentemente nella regione retro-auricolare e a livello della nuca.
Lendini o forfora?
Talvolta, lendini e forfora possono essere confusi fra loro. Basta, però, scuotere i capelli alla base o soffiare nella loro direzione per eliminare la forfora, mentre le uova dei pidocchi rimangono tenacemente attaccate.
Pulci o pidocchi?
Anche alcuni tipi di
pulci, in circostanze di particolare
carenza igienica, possono parassitare l’uomo. Hanno, però
forma e
colore diverso rispetto ai
pidocchi, non attecchiscono necessariamente sul cuoio capelluto e lasciano punture che prendono la forma di papule circondate da un alone arrossato.
La diagnosi dei pidocchi del corpo
I
pidocchi del corpo possono essere
rilevati mediante l’
osservazione della presenza di lendini sui peli del corpo o, più frequentemente, di insetti e lendini negli
indumenti, specialmente a livello delle
cuciture.
La diagnosi dei pidocchi del pube
L’utilizzo della
lampada di Wood mette in
evidenza la presenza di lendini e pidocchi.
La diagnosi viene confermata dalla rilevazione della
presenza di
residui di
colore marrone scuro (feci emesse dai pidocchi) sulla cute o sulla biancheria intima.
Come si curano i pidocchi
Come eliminare definitivamente i pidocchi della testa
Quando fare il trattamento? Una volta accertata l’infestazione è necessario che questa venga trattata in
maniera adeguata utilizzando prodotti insetticidi (pediculocidi) che vengono applicati sui capelli. I principi attivi più utilizzati, per tutte le sottospecie di pidocchi, sono:
- L’estratto di piretro (piretrine) o i piretroidi di sintesi come la tetrametrina e la permetrina.
- Quest’ultima, di cui si usa l’emulsione all’1%, mostra notevole efficacia nell’uccidere sia i pidocchi che le lendini.
Quando si sospetta una
resistenza alla permetrina, si ricorre al malathion, un antiparassitario di tipo organofosforico che viene utilizzato in forma di gel allo 0,5%, spalmato in modo uniforme sui capelli asciutti e sulla pelle sottostante e lasciato in posa per
almeno 10 minuti.
Trascorso l’intervallo di tempo necessario all’azione, il prodotto a base di malathion deve essere
asportato con un
accurato lavaggio.
È possibile
scegliere fra diverse formulazioni (shampoo, gel, crema o mousse)
in funzione della zona del corpo interessata dall’infestazione. Sarà, comunque, il
medico a decidere la
posologia e le modalità di utilizzo.
Il
pettine a denti fitti (pettinino) è uno strumento altro
mezzo essenziale per eliminare le uova e i pidocchi uccisi dall’insetticida: deve essere
passato sui capelli bagnati (pettinatura bagnata) per
rimuovere insetti e lendini.
In genere, è necessaria una
seconda applicazione di
insetticida 7-10 giorni dopo la prima, per uccidere i pidocchi nati dalle uova residue che si sono schiuse dopo il primo trattamento.
Il
lavaggio dei capelli e del cuoio capelluto con
acqua e
aceto caldi in proporzione di 4:1 (4 parti di acqua per 1 di aceto) può essere utile per facilitare il distacco delle lendini.
Contrariamente a quanto si credeva in passato,
non è necessario tagliare i capelli corti per eliminare definitivamente pidocchi e lendini.
I trattamenti che si basano su meccanismi di tipo fisico
Mentre i
prodotti esaminati sopra agiscono con meccanismi di tipo chimico, sostanze come il dimeticone sono efficaci contro i pidocchi grazie alla loro
azione fisica.
I pidocchi della testa
eliminano l'acqua in eccesso nel loro organismo (l’analogo dell’urina per un mammifero) attraverso pori presenti nel loro rivestimento esterno, gli spiracoli. Il
dimeticone si deposita in questi canali, bloccando la
fuoriuscita dei
liquidi. In questo modo,
altera l’equilibrio osmotico degli insetti, che muoiono.
Le misure igieniche
Non sono necessarie particolari disinfezioni di ambienti poiché i pidocchi
sopravvivono, senza essere in grado di riprodursi,
solo qualche giorno (1-2 giorni) lontani dall’organismo ospite.
Tutti gli indumenti e oggetti che possono essere lavati (lenzuola, vestiti, pigiami) devono essere
detersi con i normali prodotti ad alta temperatura.
Come pulire i divani.
Devono essere
bonificati tutti gli oggetti ai quali ci si appoggia e dai quali i pidocchi possono saltare su altre teste. Fra questi, i divani, il cui rivestimento deve essere rimosso e lavato ad alta temperatura o a secco.
Gli oggetti che
non possono essere lavati (cuscini, giocattoli di peluche) possono essere comunque disinfestati chiudendoli in un
sacchetto di plastica per almeno 2 settimane: dopo 10 giorni i pidocchi eventualmente presenti saranno tutti morti.
Se si seguono le
corrette procedure diagnostico-terapeutiche l’infestazione si risolve rapidamente e il soggetto interessato
non deve
rimanere isolato e può riprendere le sue normali attività (scuola compresa) dal giorno successivo al primo trattamento.
Pidocchi: a che temperatura muoiono
Con temperature superiori ai 40-45°C le lendini non sopravvivono.
Questo non significa che la sauna sia un metodo di per sé valido per eliminare i pidocchi. Infatti, il
corpo è soggetto ad un
raffinato sistema di
termoregolazione, che modula la temperatura interna e superficiale per mantenerla costante.
La tintura per capelli uccide i pidocchi?
Benché alcune
tipologie di tintura per capelli permanente sembrano uccidere i pidocchi e le lendini, questa
non è una regola generale.
In caso di
positività alla pediculosi, occorre
seguire le
misure di
trattamento previste anche in caso di utilizzo di prodotti coloranti per i capelli.
Il trattamento della pediculosi del corpo
La
terapia viene istituita principalmente con la
pulizia accurata seguita da
asciugatura a
caldo, un trattamento fisico che elimina gli organismi.
La
sostituzione di
indumenti e
lenzuola, che contribuirebbe a gestire il problema, risulta difficile, perché spesso le persone colpite da pediculosi del corpo vivono in stato di
indigenza e di grave
trascuratezza dell’igiene personale.
Il trattamento della pediculosi del pube
Per l’
eliminazione dei pidocchi del pube vengono usati detergenti specifici al
lindano o a base di
piretrine e
creme contenenti
permetrina.
Se i parassiti attaccano l’a
rea delle sopracciglia, viene prescritta l’applicazione di
unguento di
vaselina sulle
palpebre, che ha un effetto pediculocida immediato.
Attualità
Per quanto riguarda il
trattamento diversi nuovi preparati atossici sono presenti in commercio ma poiché la letteratura è
piuttosto scarsa e spesso basata su studi in vitro o in ambiente agricolo e poiché mancano studi a lungo termine che valutino i nuovi prodotti dal punto di vista della sicurezza e dell’efficacia, si può
concludere raccomandando cautela nell’uso dei nuovi rimedi.
Le raccomandazioni recenti dell’
Accademia Americana di Pediatria restano, comunque, quelle di utilizzare le pietrine o la permetrina e di usare i prodotti all’alcool benzilico al 5% solo per i bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 2 anni e quelli a base di malathion 0,5% solo per i bambini di oltre 2 anni.
Se il paziente
non vuole o non può usare un antiparassitario e se sono state segnalate resistenze ai piretroidi/piretrina, sono raccomandati i
nuovi prodotti "soffocanti".
Infine, alcuni siti
internet e rotocalchi a larga diffusione, ma anche pubblicazioni su riviste scientifiche, propongono
rimedi a volte curiosi, definendoli efficaci. Ad esempio, alcuni
oli essenziali di timo, lavanda, eucalipto, origano etc. avrebbero proprietà antimicrobiche e insetticide dimostrabili; una miscela di anice, noce di cocco e ylang-ylang avrebbe un effetto pediculocida superiore a quello del malathion. Anche l’olio di neem (ottenuto dai semi dell’omonima pianta) è definito efficace.
In proposito è bene ricordare che il
Centers for Disease Control and Prevention statunitense afferma che non vi sono sufficienti evidenze scientifiche per determinare che
rimedi popolari come maionese, olio di oliva, margarina e sostanze similari costituiscano una forma efficace di trattamento. Questo argomento è stato, comunque, oggetto di uno
studio che ha dimostrato come la
semplice vaselina risulti più efficace dei precedenti "rimedi da tavola".
Domande e risposte
Qual è la causa che fa nascere i pidocchi?
I pidocchi vengono trasmessi da persone nelle quali parassitano, tramite un contatto ravvicinato fra le teste. Inevitabilmente, vista la frequenza dei contatti fra coetanei, i bambini sono più soggetti alla pediculosi.
Come si fa a capire se ci sono i pidocchi?
Il sintomo principale della pediculosi è il prurito. Se questo diventa intenso e persistente, l’osservazione ravvicinata del cuoio capelluto può permettere di rilevare la presenza di scarificazioni (prodotte dal grattamento) e, soprattutto, di lendini (le uova dei pidocchi) e degli stessi insetti. Le lendini sono di colore bianco, hanno lunghezza pari a 1-2 millimetri e forma allungata e stretta. Non si staccano dai capelli semplicemente muovendoli, ma vi rimangono tenacemente attaccate: questo aspetto è utile per differenziare la pediculosi dalla forfora. I pidocchi sono insetti di colore grigio che si nutrono del sangue succhiato dal cuoio capelluto.
Un sintomo spesso presente è l’ingrossamento dei linfonodi cervicali.
Quanto possono durare i pidocchi?
In assenza di trattamento appropriato, possono rimanere a tempo indeterminato. Il trattamento è generalmente rapido e risolutivo e consiste in una/due applicazioni del prodotto.
Cosa succede se hai i pidocchi?
Per quanto riguarda i pidocchi della testa e quelli pubici, non sussistono, generalmente, preoccupazioni a livello di salute generale. Il pidocchio del corpo, al contrario, può essere vettore di importanti infezioni (come il tifo endemico e la febbre delle trincee).
La pediculosi è associata a prurito intenso, che scatena grattamento. Questo può provocare una super-infezione batterica della pelle, che deve essere diagnosticata e trattata.
Quanto vivono i pidocchi sul cuscino?
Se il cuscino non viene usato, è sufficiente lavarlo ad alta temperatura per eliminare completamente i pidocchi. Se non è possibile lavarlo, l’eliminazione degli insetti può essere ottenuta inserendolo in un sacchetto di plastica sigillato per 15 giorni. In assenza di ossigeno i pidocchi muoiono in 10 giorni circa.
Occorre osservare anche che questi insetti sono parassiti, ossia organismi che dipendono da altri per sopravvivere. Lontano dall’uomo, morirebbero comunque, ma, nel frattempo, il cuscino sarebbe comunque contaminato e potenziale veicolo di trasmissione.