Indice
Domande e risposte
Maculopatia: che cos’è
La maculopatia (o degenerazione maculare) è una
malattia dell’occhio che coinvolge la
parte centrale della
retina, detta appunto
macula, di pazienti solitamente anziani, provocando una
progressiva scomparsa della
vista centrale a uno o a entrambi gli occhi. Di rado la maculopatia porta alla
cecità totale, dal momento che la visione periferica e laterale viene conservata.
La macula è quella parte dell’occhio che si trova al centro della retina e che
permette la visione centrale, quella cioè che ci serve per
leggere, riconoscere i
volti,
guidare,
camminare. Al centro della macula si trova la foveola, la zona più sottile in cui troviamo i coni, i fotorecettori che trasformano i segnali luminosi in impulsi bioelettrici che ci permettono fra le altre cose di percepire i colori.
Al momento
non vi sono
cure per la maculopatia, ma possiamo fare
prevenzione e
curare i
sintomi supportando la vista per permettere alle persone colpite una vita autonoma.
Maculopatia secca e umida
Qualsiasi maculopatia, indipendentemente dalla causa che la genera, può presentarsi in
due forme:
- Atrofica (o secca). Si tratta della forma meno aggressiva, con un’ evoluzione lenta. E’ causata dal progressivo assottigliamento della parte centrale della retina, che piano piano finisce per atrofizzarsi. Sono solitamente colpiti entrambi gli occhi e solo nel 10-15% dei casi si evolve nel tempo nella forma essudativa, più grave. C’è modo di prevenire questo passaggio facendosi seguire periodicamente da uno specialista;
- Essudativa (o umida) è meno comune, ma più grave e dall’evoluzione più rapida. La differenza è la presenza di nuovi vasi sanguigni retinici nella sede maculare al centro della retina che causano emorragie, favorendo l’accumulo di liquido (edema) danneggiando il tessuto della retina .La terapia prevede iniezioni intravitreali per tenere sotto controllo queste infezioni e bloccare la crescita dei nuovi vasi.
Cause della maculopatia
In realtà sarebbe bene
parlare di maculopatie, al
plurale, distinguendo le forme ereditarie e quelle acquisite. Ricordiamo che ogni maculopatia, indipendentemente dalla causa che la genera, può presentarsi in una
forma secca oppure
umida.
Le rare forme
ereditarie sono dovute a:
Chi ha familiari stretti con maculopatia ha maggiore probabilità di sviluppare la stessa malattia.
Le più comuni forme acquisite, invece sono solitamente dovute all’invecchiamento, a traumi o a infezioni e sono:
- Anzitutto la degenerazione maculare legata all’età o maculopatia senile (AMD), la è forma più comune che riguarda generalmente persone con più di 55 anni di età. È attualmente la prima causa di perdita grave di vista al mondo;
- Pucker maculare;
- Maculopatia miopica in persone con miopia avanzata (sopra le 10 diottrie). Nei miopi gravi l’occhio è più lungo del normale e quindi la macula è “stiracchiata”;
- Maculopatia da infezioni (corioretinite da Toxoplasma);
- Fenomeni infiammatori (come uveite);
- Traumi;
- Problemi vascolari a carico dell’occhio;
- Diabete;
- Complicanze post-operatorie (come edema maculare cistoide dopo intervento per correzione di cataratta);
- Maculopatia da assunzione di farmaci (in particolare antimalarici come idrossiclorochina, che provocano forme come la cosiddetta maculopatia a occhio di bue, caratterizzata dall’anello di depigmentazione intorno alla parte centrale della retina).
Il pucker maculare
Un’altra forma di maculopatia piuttosto comune fra le persone adulte e anziane è il
pucker maculare, noto anche come “
maculopatia cellophane”, perché coinvolge la
membrana fra il
vitreo e la
macula, che a causa di proliferazione cellulare finisce per
ispessirsi e
raggrinzirsi impedendo la visione dei dettagli. In questi casi è possibile sottoporti a intervento chirurgico tramite vitrectomia (rimozione del corpo vitreo) e nel peeling del pucker. In questo modo la retina ritorna
integra, la
capacità visiva migliora e si
riducono annebbiamento e
distorsione delle
immagini.
I primi sintomi della Maculopatia
Ci sono alcuni sintomi che suggeriscono la presenza di
qualche problema alla macula, da approfondire:
- Annebbiamento e visione di immagini distorte al centro del campo visivo;
- Presenza di macchie fisse nel campo visivo;
- Difficoltà a leggere;
- Difficoltà a concentrare la vista su piccoli dettagli.
Dopo alcuni mesi o anche anni è possibile iniziare a
vedere gli oggetti posti davanti a noi in modo
rimpicciolito e
deformato (questo sintomo di chiama “metamorfopsia”), si potrebbero avere difficoltà nel distinguere i colori e
potrebbe comparire una sorta di macchia al centro della propria visione (il cosiddetto “scotoma”) mantenendo, però, quella laterale (questo sintomo si chiama “perdita della visione centrale”). E come se, guardando il viso di una persona, si riescano a vedere le orecchie ma non il naso. Inoltre, un altro sintomo tipico di questa malattia è la distorsione delle linee dritte per cui si potrebbero vedere distorti i profili di una casa, di una porta, di un armadio o di un muro.
La differenza fra la
forma secca (meno grave) e quella
umida (più grave) emerge anche nella
rapidità di comparsa dei sintomi. La forma secca emerge nel corso degli anni ed è indolore, ci si accorge quando si comincia a notare che la vista è diversa dal solito o che si inizia a fare fatica a leggere e a concrentrarsi sui dettagli.
Nella forma umida invece la perdita è molto rapida, anche in pochi giorni o settimane ed emerge prevalentemente con la
distorsione della
vista (per esempio linee rette percepite come curve).
Diagnosi di maculpoatia
La
diagnosi di maculopatia (in forma di AMD, pucker, ecc) la può eseguire il
medico oculista. Inizia solitamente con il test di acuità visiva per valutare la funzionalità maculare. Chi soffre di problemi alla macula guardando attraverso un foto vedrà l’oggetto in modo
offuscato, anche in presenza di
occhiali o
lenti a
contatto.
Un secondo
test è l’esame del fondo oculare, che esamina lo
stato della
retina e della
macula.
Vi è poi in test di Amsler, particolarmente utile nel caso del pucker, dove si richiede al paziente di fissare un
punto nero al centro di una griglia a quadretti. In questo modo lo specialista può valutare la
capacità visiva intorno al punto che il
paziente sta fissando. Chi soffre di maculopatia vedono le linee deformate, non perpendicolari come chi ha una vista sana.
In caso di
dubbio di trovarsi in presenza di
malattia, si può sottoporre la persona a
indagini strumentali non invasive, come l’
OCT (tomografia ottica) che prodice scansioni della cornea e della macula, l’angio-Oct per visualizzare i vasi sanguigni della retina, o la fluorangiografia (che fotografa l’occhio ad altissima risoluzione ed è utile per individuare eventuali patologie).
Trattamenti per la degenerazione maculare
Non esistono cure per la degenerazione maculare, ma degli aiuti per
ridurre i
sintomi e
migliorare la vista compromessa, consentendo alle persone di vivere una vita autonoma.
- La forma secca viene supportata con supplementi vitaminici antiossidanti: vitamine C, E, e B, selenio, zinco, ma anche luteina, e zeaxantina. È importante una dieta ricca di carotenoidi e acidi grassi poliinsaturi, che si trovano ampiamente in frutta e verdura. È sempre bene però cambiare dieta sotto consiglio e controllo di uno specialista. Evitare i fai da te. Il medico oculista saprà poi valutare il singolo caso e consigliare eventuali terapie farmacologiche di supporto. Nella vita quotidiana si può beneficiare dell’utilizzo inoltre di lenti intraoculari per maculopatia che possono essere inserite con un intervento chirurgico nell’occhio. Esistono anche occhiali specifici per maculopatia con filtri colorati;
- Nel caso di forma umida, oltre ai supplementi vitaminici da assumersi sotto stretto controllo medico, a seconda della situazione specifica del paziente il medico potrà proporre l'iniezione intravitreale di farmaci antagonisti del fattore di crescita che supportare il ripristino della vista in attività come la lettura, l’intervento di vitrectomia (per esempio nel caso del Pucker), le lenti intraoculari, o terapie al laser di ultima generazione (laser micropulsato). Questa tecnica permette di evitare le emorragie dei vasi che vengono individuate tramite fluoroangiografia. La vista non migliorerà ma almeno si rallenterà la progressione.
Molto simile è la tecnica di “fotodinamica”. In entrambi i casi, comunque, bisogna considerare che i rischi di complicanze ci sono, anche se rari.
Come prevenire la maculopatia
La
prevenzione consiste, innanzitutto in una
dieta sana, limitando
fumo e
consumo alcol e
proteggendo gli occhi dai raggi ultravioletti con occhiali da sole. È importante poi
controllare lo
stato della
pressione, della
glicemia e della
colesterolemia già intorno ai 40 anni. Fondamentale è anche l’assunzione di
vitamine (in particolare A, E, C) e minerali, in particolare per evitare la malattia nel secondo occhio in persone che ne siano già affette nell’altro. Secondariamente, molto importante è
riconoscere il prima possibile i
sintomi della patologia per avere l’opportunità di
consultare il medico di famiglia o lo specialista prima dello sviluppo della malattia.
Agire sui sintomi significa correggere il deficit di visione tramite una “educazione comportamentale”, che consiste nell’insegnamento da parte di specialisti del settore a
sfruttare la
visione periferica in modo
adeguato. Si tratta di una sorta di
fisioterapia dell’occhio estremamente utile per chi ha perso la visione centrale. Questo tipo di trattamento è indicato
per tutti.
RIFERIMENTI BIBLIOGAFICI
Domande e risposte
Cosa è la maculopatia e come si cura?
La maculopatia (o degenerazione maculare) è una malattia dell’occhio che coinvolge la parte centrale della retina, detta appunto macula, di pazienti solitamente anziani, provocando una progressiva scomparsa della vista centrale a uno o a entrambi gli occhi. La forma atrofica (o secca), meno aggressiva e con un’ evoluzione lenta, è causata dal progressivo assottigliamento della parte centrale della retina, che piano piano finisce per atrofizzarsi. La forma essudativa (o umida), più grave è dovuta a edemi provocati da emorragie di nuovi vasi sanguigni retinici nella sede maculare al centro della retina.
Come vede chi soffre di maculopatia?
Dopo alcuni mesi o anche anni è possibile iniziare a vedere gli oggetti posti davanti a noi in modo rimpicciolito e deformato (questo sintomo di chiama “metamorfopsia”), si potrebbero avere difficoltà nel distinguere i colori e potrebbe comparire una sorta di macchia al centro della propria visione (il cosiddetto “scotoma”) mantenendo, però, quella laterale (questo sintomo si chiama “perdita della visione centrale”). E come se, guardando il viso di una persona, si riescano a vedere le orecchie ma non il naso. Inoltre, un altro sintomo tipico di questa malattia è la distorsione delle linee dritte per cui si potrebbero vedere distorti i profili di una casa, di una porta, di un armadio o di un muro.
Cosa non fare con maculopatia?
La prevenzione consiste, innanzitutto in una dieta sana, limitando fumo e consumo alcol e proteggendo gli occhi dai raggi ultravioletti con occhiali da sole. È importante poi controllare lo stato della pressione, della glicemia e della colesterolemia già intorno ai 40 anni. Fondamentale è anche l’assunzione di vitamine (in particolare A, E, C) e minerali, in particolare per evitare la malattia nel secondo occhio in persone che ne siano già affette nell’altro. Secondariamente, molto importante è riconoscere il prima possibile i sintomi della patologia per avere l’opportunità di consultare il medico di famiglia o lo specialista prima dello sviluppo della malattia.
A cosa porta la maculopatia?
La maculopatia (o degenerazione maculare) è una malattia dell’occhio che coinvolge la parte centrale della retina, detta appunto macula, di pazienti solitamente anziani, provocando una progressiva scomparsa della vista centrale a uno o a entrambi gli occhi. Di rado la maculopatia porta alla cecità totale, dal momento che la visione periferica e laterale viene conservata.