Aggiornato il 03.04.2023
Gli angiomi della pelle sono neoformazioni benigne, innocue, dei vasi sanguigni che si presentano nella forma di piccoli “nei” rossi o color porpora prevalentemente sulla pelle (angiomi cutanei) e in casi più rari anche in altre sedi del nostro corpo, cioè negli organi interni, prevalentemente fegato e cervello. Possono essere congeniti cioè presenti sia nel neonato alla nascita, che acquisiti, ossia comparire in età adulta. Si parla comunemente di “angioma ciliegia” per indicare questi puntini di colore rosso intenso.
In realtà in medicina la classificazione delle anomalie dei vasi sanguigni non è ancora perfettamente definita. Di fatto gli angiomi appartengono al gruppo dei tumori vascolari benigni, perché derivano da una proliferazione anomala di alcuni vasi sanguigni (di parla di emangiomi), o di una proliferazione di vasi linfatici (in questo caso si parla di linfangiomi).
Queste formazioni se compaiono sulla pelle sono innocue, e nella maggior parte dei casi scompaiono così come sono apparse, senza fare alcunché. Talvolta in età adulta possono comparire in gran numero – solitamente sul torso – e in questo caso è bene valutare se la loro presenza possa incidere sul funzionamento dei vasi sottostanti.
Quelli presenti sugli occhi o sul collo, presenti prevalentemente in età infantile, se troppo estesi potrebbero compromettere la funzionalità degli organi sottostanti, ma in questo caso si provvede al trattamento per risolvere il problema.
La cura prevede corticosteroidi da applicare sulla pelle, iniettati o assunti per bocca. In alcuni casi può essere eseguito un trattamento al laser. Nel caso di emangiomi ulcerati, si preferiscono impacchi e farmaci applicati direttamente sulla ferita.
L’angioma non dà sintomi, e non è qualcosa di pericoloso. L’unica situazione in cui è bene monitorare l’angioma è se esso inizia a crescere di dimensioni molto rapidamente, cosa che può accadere con più frequenza nel caso dei bambini di meno di cinque anni, mentre nelle persone più adulte è rarissimo. In questo caso, se collocato in zone come gli occhi e la gola, potrebbe comprometterne la funzionalità, e quindi è bene consultare il medico che interverrà farmacologicamente per arrestarne la crescita.
Si stima che il 10% dei neonati abbia un emangioma a fragola. Questi angiomi sono innocui, anche se possono sembrare pericolosi in apparenza ai genitori perché tendono a ingrandirsi con il passare dei primi mesi. In realtà dopo i 12-18 mesi la loro dimensione inizia a diminuire e quasi nella totalità dei casi l’emangioma è scomparso entro i 10 anni di vita del bambino.
Appaiono come rigonfiamenti del sottopelle di colore rosso acceso oppure tendenti al blu se si trovano più in profondità, prevalentemente su testa e collo. Il loro diametro varia sensibilmente: in alcuni bambini dai 5 millimetri, in altri si è arrivato anche a oltre 5 centimetri sebbene talvolta possano divenire molto più grandi.
Gli emangiomi dell’infanzia non sono né pericolosi né dolorosi, e molto raramente si aprono e ulcerano.
Gli angiomi sono proliferazioni anomale di vasi sanguigni o linfatici, ma non si sa ancora esattamente perché compaiono uno o più angiomi, perché non sono stati chiarite le connessioni fra questa manifestazione e le caratteristiche genetiche della persona o con patologie sottostanti. Si suppone che via sia una correlazione fra insorgenza di angiomi del fegato con alcune proteine che si sviluppano nella placenta durante una gravidanza e con gli estrogeni, ma si tratta solo di un’ipotesi che deriva da una maggior prevalenza di questa condizione in donne in gravidanza o in persone con problemi al fegato. Queste correlazioni non sono sufficienti per parlare di cause. Per questo non è nemmeno noto in che modo si possa prevenire la formazione di angiomi.
Si interviene chirurgicamente per rimuovere un angioma molto di rado, perché in quasi la totalità dei casi l’angioma rimane di piccole dimensioni e si riassorbe da solo. Nei casi in cui l’angioma sia presente sulle palpebre, oppure all’interno del naso o dell'orecchio, o in gola, si interviene con il laser per rimuoverlo. Si tratta di una procedura che permette la cauterizzazione istantanea dei vasi, cioè di distruggere minuscole porzioni di questi tessuti facendo l'uso di grandi quantità di calore (laser).
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Un angioma della pelle non è pericoloso, salvo nei rari casi in cui si trovi su palpebre, orecchio, gola, interno del naso, e inizi ad aumentare di dimensioni. Potrebbe compromettere il funzionamento degli organi e quindi va eliminato. È pericoloso anche quando l’angioma artero-venoso è presente a livello cerebrale. Rompendosi potrebbe creare un ematoma nel cervello.
Gli angiomi sono proliferazioni anomale di vasi sanguigni o linfatici, ma non si sa ancora esattamente perché compaiono uno o più angiomi, perché non sono stati chiarite le connessioni fra questa manifestazione e le caratteristiche genetiche della persona o con patologie sottostanti.
Si interviene chirurgicamente per rimuovere un angioma molto di rado, perché in quasi la totalità dei casi l’angioma rimane di piccole dimensioni e si riassorbe da solo. In caso si ingrandissero, la cura prevede corticosteroidi da applicare sulla pelle, iniettati o assunti per bocca. In alcuni casi può essere eseguito un trattamento al laser. Nel caso di emangiomi ulcerati, si preferiscono impacchi e farmaci applicati direttamente sulla ferita.
Sono neoformazioni benigne, innocue, dei vasi sanguigni che si presentano nella forma di piccoli “nei” rossi o color porpora prevalentemente sulla pelle (angiomi a ciliegia). Talvolta compaiono angiomi “stellati”, che appaiono simili alle zampe di un ragno, con un vaso sanguigno centrale che appare dilatato circondato da diversi capillari più sottili. Normalmente sono larghi circa mezzo centimetro e non sono dannosi né danno sintomi.
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