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Cosa si intende per agenesia renale?
L’agenesia renale è una
malformazione anatomica congenita, cioè presente fin dalla
nascita, nella quale i
reni – uno o, in casi più rari, entrambi – non si formano in modo corretto durante lo sviluppo fetale e quindi, alla nascita, risultano
mancanti.
La mancanza di un solo rene è chiamata agenesia renale
unilaterale (o
monolaterale); se entrambi i reni non si sviluppano si parla invece di agenesia renale
bilaterale.
Nell’organismo umano, i reni sono due e sono posizionati nella
cavità addominale, ai lati della colonna vertebrale, tra le ultime vertebre toraciche e le prime vertebre lombari. La loro
forma ricorda quella di un fagiolo e le
dimensioni sono all’incirca quelle di un pugno. Rappresentano una componente fondamentale dell’
apparato urinario: hanno infatti il compito di produrre l’urina,
filtrando le sostanze di scarto dal
sangue, che viene trasportata attraverso gli ureteri alla vescica e poi espulsa attraverso l’uretra.
Quanto è frequente l’agenesia renale?
L’agenesia renale rientra tra le malformazioni genetiche del tratto urinario o renale, ma è un’
anomalia rara.
In Europa, le stime indicano
1 caso di agenesia renale unilaterale
ogni 2.000 nati ogni anno.
La forma bilaterale, invece, è molto più rara: secondo i dati disponibili, questa grave malformazione è presente in circa
1 feto ogni 8.500.
I maschi sono colpiti con maggiore frequenza rispetto alle femmine, per ragioni al momento ancora non chiare.
Agenesia renale: cause e caratteristiche
La mancanza alla nascita di uno o di entrambi i reni è dovuta a un’anomalia nel
processo di formazione di questi importanti organi durante lo
sviluppo del feto in utero. L’assenza del o dei reni è di solito accompagnata anche dalla
mancanza dei rispettivi
ureteri, cioè i due tubi – uno per ogni rene – che consentono il passaggio dell’urina
dai reni alla vescica.
La causa può essere
genetica, cioè dovuta alla mutazione di alcuni geni, ma l’agenesia renale può comparire anche a seguito dell’assunzione di alcuni
farmaci durante la
gravidanza o se la mamma sviluppa un
diabete mellito nel periodo della gestazione.
L’agenesia renale è spesso una
condizione isolata, ma può anche essere
associata ad altre anomalie congenite, come la trisomia 21 (conosciuta anche come
sindrome di Down) o la
sindrome di Turner.
Le conseguenze sulla
vita del feto e del
neonato sono estremamente diverse a seconda della forma di agenesia renale – unilaterale o bilaterale – presente.
Quali tipologie di agenesia renale esistono?
L’agenesia renale unilaterale (o monolaterale), la forma più frequente, è caratterizzata dalla presenza alla nascita di
un solo rene. Questa condizione, in generale,
non ha conseguenze negative sull’aspettativa di vita delle persone che la presentano, che possono quindi condurre una
vita praticamente normale.
Questo è possibile perché l’altro rene, se funziona correttamente e non presenta a sua volta anomalie, è in grado di
compensare la mancanza del “compagno” svolgendo anche le sue funzioni. Di solito, quindi, il
rene presente diventa
ipertrofico, cioè di dimensioni superiori al normale.
A causa della maggiore attività compiuta, però, l’unico rene presente corre un rischio più alto di
sviluppare infiammazioni o
calcoli e, a lungo termine, tra le persone con agenesia renale unilaterale sono
più frequenti rispetto alla norma alcune condizioni o malattie come:
- Ipertensione (alta pressione sanguigna);
- Proteinuria (presenza di proteine nelle urine);
- Insufficienza renale, cioè l’incapacità del rene di svolgere la propria funzione.
In alcuni casi, le persone con agenesia renale unilaterale possono avere anche altre anomalie a carico di
organi e apparati diversi, per esempio:
- Il sistema genito-urinario;
- Il sistema gastrointestinale;
- Il sistema cardiovascolare;
- Le vertebre;
- Gli arti.
L’agenesia renale bilaterale è una forma
molto più grave, ma per fortuna decisamente
più rara, caratterizzata dal mancato sviluppo di
entrambi i reni e dall’assenza degli ureteri.
Già in utero, quindi, il feto non è in grado di produrre l’urina; di conseguenza il liquido amniotico
si riduce notevolmente (una condizione molto grave chiamata
oligoidramnios) e può arrivare a scomparire del tutto (in questo caso si parla di anidramnios) già dopo 16-18 settimane di gestazione.
Questo può provocare altre
malformazioni – spesso fatali già in utero – e importanti anomalie nello sviluppo dei polmoni del feto (
ipoplasia polmonare), che alla nascita presenta gravi
difficoltà respiratorie, causa di morte entro
pochi giorni.
Sintomi: cosa comporta nascere con un solo rene?
Se l’unico rene è sano e
correttamente funzionante, la maggior parte delle persone con agenesia renale
unilaterale non ha
alcun sintomo dovuto all’anomalia congenita, tanto che in molti casi la malformazione viene
individuata per caso nel corso di
un’ecografia.
Al contrario, il neonato con agenesia renale
bilaterale presenta sintomi evidenti alla nascita:
- Difficoltà respiratorie gravi;
- Anomalie del cuore che possono portare all’arresto cardiaco;
- Mmalformazioni scheletriche, specie del torace e degli arti;
- Cranio allungato;
- Deformazioni del viso.
Diversi segni caratteristici di questa forma di agenesia renale possono essere individuati già durante la gestazione, con
l’ecografia fetale.
Diagnosi di agenesia renale
La diagnosi di agenesia renale può essere fatta
durante la gestazione con un’ecografia fetale, con la quale si può rilevare
l’assenza del rene nella posizione corretta.
Nel caso della forma
bilaterale, con l’ecografia si evidenzia la
quantità ridotta o addirittura l’assenza di
liquido amniotico, un segnale chiaro di una funzionalità renale compromessa.
L’esame, inoltre, può
mettere in evidenza altre anomalie e malformazioni che spesso accompagnano l’agenesia renale bilaterale:
- Polmoni poco sviluppati;
- Dimensioni ridotte del torace;
- Anomalie della forma del cranio, che risulta allungato;
- Anomalie della forma del viso, con naso piatto e orecchie basse.
Per l’agenesia renale
unilaterale, la diagnosi con l’ecografia è più difficile: per quanto questo accada in casi rari, è possibile infatti che il rene mancante si trovi
al di fuori della sua posizione normale e per questo non si riesca a visualizzare con l’esame diagnostico. In questi casi, si parla di
rene ectopico, che viene individuato con un esame in grado di visualizzare le
arterie renali (
color Doppler). In caso di agenesia renale unilaterale, inoltre, la quantità di
liquido amniotico è normale e i polmoni si sviluppano regolarmente; tuttavia, l’ecografia può rilevare le
dimensioni aumentate dell’unico rene presente.
Trattamento dell’agenesia renale
Per l’agenesia renale
unilaterale non occorre
alcun trattamento, in quanto la funzionalità viene mantenuta dall’altro rene, se sano e perfettamente funzionante. Se non ci sono altre anomalie associate a questa malformazione, è quindi possibile condurre una
vita normale senza doversi sottoporre ad alcuna terapia.
È però importante
mantenere in salute il rene presente, verificando regolarmente che non insorgano disturbi, come per esempio il
reflusso vescico-ureterale o
malattie ostruttive. Inoltre, per aiutare il rene nelle sue funzioni, è bene
bere molto ed
evitare diete eccessivamente ricche di
proteine, che costringono l’organo a un maggiore lavoro di
depurazione. Inoltre, poiché chi ha questa malformazione rischia di più di sviluppare ipertensione, è importante mantenere la
pressione sotto controllo.
La forma
bilaterale, purtroppo, è
fatale durante la gestazione o nel periodo immediatamente successivo alla nascita, ed è quindi molto difficile che il neonato possa sopravvivere fino a un eventuale trapianto di rene.
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