Ultimo aggiornamento: 21 gennaio 2021
L’apparato digerente comprende tutti gli organi deputati all’ingestione, degradazione, e assorbimento delle sostanze alimentari, nonché all’eliminazione delle sostanze residue di scarto.
La digestione è il processo fondamentale per assicurare l’apporto di sostanze nutritizie ed energia al corpo umano.
Gli organi che compongono l’apparato digerente sono:
La bocca è la cavità attraverso la quale vengono introdotti gli alimenti, cioè le sostanze dalle quali il nostro organismo recupererà i componenti per il suo sostentamento, sia per quanto riguarda la materia che l’energia.
La modificazione degli alimenti e quindi la digestione iniziano nella bocca. Grazie all’azione dei denti, che triturano il cibo, della lingua che lo rimescola e della saliva, contenente enzimi litici, gli alimenti iniziano ad essere trasformati e resi adatti ai processi successivi.
La bocca costituisca la "porta" del sistema digerente, perché è tramite il cavo orale che introduciamo i cibi nel corpo e iniziamo a digerirli, attraverso la masticazione e la secrezione dei primi enzimi presenti nella saliva. La bocca è anche l'organo grazie al quale si esprime il senso del gusto, direttamente connesso con l'atto della nutrizione, ed è un organo importante sia per la respirazione che per la fonazione.
La faringe è un organo che mette in comunicazione la bocca con l’esofago. La faringe fa parte anche dell’apparato respiratorio, in quanto in essa confluisce l’aria entrata dal naso prima di passare nella laringe e poi alla trachea e ai polmoni.
Durante il processo della deglutizione, ossia il passaggio del bolo (cibo masticato) e dei liquidi dalla bocca all’esofago attraverso la porzione orale della faringe, il movimento muscolare del palato molle e la chiusura dell’epiglottide, una struttura cartilaginea che si estende dalla base della lingua, impediscono il transito del bolo nelle vie aeree.
È lungo circa 25 cm e situato anatomicamente dietro alla trachea, scendendo fino all’ingresso dello stomaco. La parte interna dell’esofago è costituita da una mucosa fatta da tessuto epiteliale con numerose ghiandole che secernono muco per facilitare il passaggio del bolo. Oltre alla mucosa, le pareti dell’esofago sono costituite da cellule muscolari che forniscono le contrazioni necessarie al transito del bolo.
La sua funzione principale è quella di iniziare la degradazione e solubilizzazione di carboidrati e proteine, mediante l’attacco dei succhi gastrici e degli enzimi digestivi. Il passaggio tra l’esofago e lo stomaco è controllato da una apertura, il cardias, che oltre a regolare il flusso del bolo verso lo stomaco, impedisce al contenuto di quest’ultimo, e in particolare ai succhi gastrici, di refluire verso l’esofago. Mentre la parete interna dello stomaco è costituita da una mucosa con cellule epiteliali che secernono un muco con la funzione di lubrificare le pareti interne facilitando il rimescolamento del cibo e di proteggere le pareti stesse dall’azione degli acidi gastrici, tale rivestimento manca nell’esofago e un reflusso degli acidi lo danneggerebbe. I succhi gastrici sono secreti da ghiandole anch’esse situate nella parete interna dello stomaco hanno un pH fortemente acido, essendo costituiti da acido cloridrico e da altri elettroliti (sodio, potassio, calcio, fosfato, solfato e bicarbonato).
La parte finale dello stomaco si immette nell’intestino attraverso il piloro, l’apertura di collegamento tra i due organi.
Esternamente alla parete più interna, uno strato muscolare permette le contrazioni che assicurano il rimescolamento del cibo digerito e favoriscono il passaggio verso l’intestino. Esternamente alla tonaca muscolare, la tonaca sierosa riveste completamente l’organo e gli fornisce il sostegno.
Il fegato è la più grossa ghiandola del nostro corpo e svolge numerose funzioni, principalmente metaboliche, partecipando al metabolismo di carboidrati, proteine e grassi, all’eliminazione dell’ammonio attraverso il ciclo dell’urea, alla detossificazione dei farmaci, alla sintesi del colesterolo e alla formazione della bile, per l’emulsione dei grassi nel processo digestivo. La bile viene raccolta in un piccolo organo a forma di sacchetto chiamato colecisti, o cistifellea, situato nella porzione inferiore del fegato e viene convogliata e riversata nell'intestino tenue attraverso i dotti biliari.
L’intestino tenue e si divide in:
A livello del duodeno giungono i succhi pancreatici e la bile.
La parete interna dell’intestino tenue presenta numerose cellule per l’assorbimento nella mucosa luminale, i villi intestinali. I villi sono organizzati in pliche della parete luminale che hanno la funzione di aumentare la superficie di contatto per favorire l’assorbimento e il passaggio dei nutrienti dal lume intestinale al sangue. Il passaggio all’interno dell’intestino è garantito da contrazioni concentriche e longitudinali delle cellule muscolari delle parti dell’intestino, i movimenti peristaltici.
Lungo circa 3 metri, l’intestino crasso è la porzione terminale dell'intestino, e si divide in:
Ha diametro più ampio rispetto a quello dell’intestino tenue e i suoi compiti sono quelli di:
L’intestino infatti è esposto ad un grosso carico antigenico rappresentato dal cibo in entrata, con potenziale minaccia patogena, ma anche di antigeni e allergeni presenti nei nutrienti. Il tessuto linfoide associato all’intestino può provvedere ad una risposta immunitaria efficace una volta venuto a contatto con gli antigeni presenti nel lume intestinale. Una risposta inappropriata o una iper-reazione possono causare una reazione infiammatoria e lo svilupparsi di disordini di origine infiammatoria come:
La regolazione nervosa delle funzioni gastrointestinali è assicurata dal Sistema Nervoso Enterico o sistema metasimpatico. Si tratta della maggiore componente del sistema nervoso autonomo, costituito da una fitta rete di neuroni e di recettori, che permette la regolazione del sistema gastrointestinale indipendentemente dall’input del sistema nervoso centrale.
Le specialità mediche che si occupano di trattare le disfunzioni e le malattie che colpiscono l’apparato digerente e i suoi organi componenti costituiscono delle sottoclassi del ramo principale della Gastroenterologia.
Di tutto l’apparato digerente solo la bocca viene esclusa da quest'area terapeutica specialistica, rientrando in quella dell'Otorinolaringoiatria e della Odontostomatologia. Anche per quanto riguarda la cura dell’apparato digerente, l'interdisciplinarità si rivela cruciale, dal momento che i diversi organi svolgono funzioni eterogenee e che le terapie da considerare possono e devono comprendere il supporto da parte di altre specialità mediche, tra cui:
Anomalie, disfunzioni e patologie possono colpire ciascuno degli organi che fanno parte dell'apparato digerente, e diverse prestazioni sanitarie (diagnostica, terapie e interventi chirurgici) sono erogate dal sistema sanitario nazionale (SSN) per far fronte alle diverse necessità.
Prestazioni sanitarie correlate:
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https://www.britannica.com/science/human-digestive-system/Gastric-secretion
Rao, M., Gershon, M. The bowel and beyond: the enteric nervous system in neurological disorders. Nat Rev Gastroenterol Hepatol 13, 517–528 (2016).
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Data di pubblicazione: 21 gennaio 2021