Classifica delle 5 strutture al top per volume di interventi di cardiochirurgia pediatrica, riparazione di aneurisma cerebrale non rotto, protesi d'anca, protesi di ginocchio, protesi di spalla, prostatectomia, isterectomia, tumori maligni dell'utero e tumori maligni della tiroide
I cittadini sono liberi di scegliere l'ospedale in cui curarsi. Troppo spesso, però, anziché orientarsi su centri di eccellenza (che talvolta sono inaspettatamente proprio quelli sotto casa!), si indirizzano verso altri suggeriti da parenti e amici senza il supporto di dati oggettivi. Eppure basta poco per scegliere in modo consapevole: da qualche anno, infatti, le performance degli ospedali sono monitorate e pubblicate sistematicamente.
Le informazioni oggi sono tutte “a portata di mouse” su
www.doveecomemicuro.it, portale di public reporting che vanta un database di
oltre 2000 strutture:
1300 ospedali pubblici e
oltre 800 strutture ospedaliere territoriali, tra case di cura accreditate, poliambulatori, centri diagnostici e centri specialistici.
Doveecomemicuro.it rappresenta un punto di riferimento irrinunciabile se si deve affrontare un intervento chirurgico, curare una patologia o anche semplicemente scegliere l'ospedale in cui partorire.
Sul sito, infatti, è possibile confrontare in modo semplice e intuitivo le performance delle strutture italiane: basta andare all'indirizzo
www.doveecomemicuro.it, inserire nel “
cerca” la parola chiave prescelta (ad esempio “anca” se ci si deve sottoporre a un intervento di protesi all'anca) quindi selezionare la voce che interessa tra quelle suggerite (ad esempio “anca – protesi”): in cima ai risultati, compariranno i centri più performanti per questo tipo di intervento mentre una barra di scorrimento mostrerà il posizionamento delle singole strutture nel panorama nazionale.
La
valutazione viene fatta tenendo conto di
indicatori di qualità istituzionali, ad esempio i
volumi di attività annuali (è dimostrato, infatti, che un alto numero di interventi ha un impatto positivo sull'esito delle cure), l
a mortalità a 30 giorni dal ricovero e altri
dati validati e diffusi dal Ministero della Salute e dal PNE (P
rogramma Nazionale Esiti gestito dall'
Agenas per conto del
Ministero della Salute)
Per approfondire:
www.doveecomemicuro.it/fonte-dati.
Per offrire un'
informazione ancora più completa, ora
Dove e Come Mi Curo si a
rricchisce di 9 nuovi indicatori (raggiungendo quota
74):
1. volumi annuali di interventi di cardiochirurgia pediatrica;
2. volumi annuali di interventi chirurgici di riparazione di aneurisma cerebrale non rotto;
3. volumi annuali di interventi chirurgici di protesi d'anca;
4. volumi annuali di interventi chirurgici di protesi di ginocchio;
5. volumi annuali di interventi chirurgici di protesi di spalla;
6. volumi annuali di interventi chirurgici di prostatectomia trans uretrale per iperplasia benigna della prostata;
7. volumi annuali di interventi chirurgici di isterectomia;
8. volumi annuali di interventi chirurgici per tumori maligni dell'utero;
9. volumi annuali di interventi chirurgici per tumori maligni della tiroide.
CLASSIFICHE NAZIONALI STILATE SULLA BASE DEI 9 NUOVI INDICATORI
I. Cardiochirurgia pediatrica:
La cardiochirurgia pediatrica è quella specifica branca della cardiochirurgia specializzata nell'intervento su pazienti in età pediatrica e neonatale. Si occupa di tutte le patologie che richiedono
interventi sul cuore e sul sistema cardiovascolare (compreso il trapianto di cuore): in particolare, le cardiopatie congenite o acquisite in età pediatrica, le malformazioni vascolari e i disturbi del ritmo.
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Le
strutture pubbliche o private accreditate che effettuano questo tipo di intervento sono
92: il 49% si trova al nord, il 23% al centro e il 28% al sud. In particolare, della totalità degli interventi eseguiti il 56% è stato effettuato al nord, il 26% al centro e il 18% al sud.
Le strutture che in Italia effettuano un numero maggiore di interventi sono:
II. Aneurisma cerebrale non rotto:
L'aneurisma cerebrale è una
dilatazione di un vaso arterioso del cervello le cui dimensioni possono variare da pochi mm a oltre 2 cm. Solo una minima percentuale va incontro a rottura, con un rischio che aumenta se le dimensioni superano i 7mm. Le possibilità di trattamento sono due: quello microchirurgico e quello endovascolare. Sarà il neurochirurgo a valutare se l'aneurisma necessita solo di osservazione o di un intervento.
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Le
strutture pubbliche o private accreditate che effettuano questo tipo di intervento sono
68: il 53% si trova al nord, il 22% al centro e il 25% al sud. In particolare, della totalità degli interventi eseguiti il 58% è stato effettuato al nord, il 22% al centro e il 20% al sud.
Le strutture che in Italia effettuano un numero maggiore di interventi sono:
III. Protesi d’anca:
L'anca è l'articolazione che collega il tronco agli arti inferiori. A danneggiarla più frequentemente sono l’
osteoartrosi (in cui la cartilagine che ammortizza le ossa dell'anca si ammorbidisce e si logora), le fratture ossee (che nel tempo possono danneggiare la cartilagine articolare, causando dolore e limitandone la funzione) e l’
artrite reumatoide (in cui la membrana sinoviale che circonda l'articolazione, diventando infiammata e ispessita, danneggia la cartilagine). Quando l'entità del danno è rilevante o se il problema diventa cronico, può rendersi necessario l'intervento chirurgico di protesi d'anca, durante il quale l'osso danneggiato e la cartilagine vengono rimossi e sostituiti con delle protesi artificiali.
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Le s
trutture pubbliche o private accreditate che effettuano questo tipo di intervento sono
756: il 45% si trova al nord, il 23% al centro e il 32% al sud. In particolare, della totalità degli interventi eseguiti il 58% è stato effettuato al nord, il 22% al centro e il 20% al sud.
Le strutture che in Italia effettuano un numero maggiore di interventi sono:
IV. Protesi di ginocchio:
L’articolazione del ginocchio è situata tra femore (superiormente), tibia (inferiormente) e rotula (anteriormente). Quando è gravemente danneggiata (il che capita più frequentemente a causa dell’artrosi) può essere necessario un intervento di
protesi di ginocchio:
totale, laddove le lesioni a ossa legamenti e tendini sono gravi, o
parziale, se il ginocchio presenta ancora delle zone sane).
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Le
strutture pubbliche o private accreditate che effettuano questo tipo di intervento sono
726: il 45% si trova al nord, il 22% al centro e il 33% al sud. In particolare, della totalità degli interventi eseguiti il 57% è stato effettuato al nord, il 23% al centro e il 20% al sud.
Le strutture che in Italia effettuano un numero maggiore di interventi sono:
V. Protesi di spalla:
La spalla è l’articolazione a sfera che collega l'arto superiore al tronco. Quando è molto danneggiata (generalmente a causa dell’artrosi), si può rendere necessario un intervento di sostituzione con una protesi, che consiste nel rimuovere la testa dell'omero e la porzione ossea della scapola sostituendoli con impianti protesici.
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Le strutture pubbliche o private accreditate che effettuano questo tipo di intervento sono
567: il 51% si trova al nord, il 23% al centro e il 26% al sud. In particolare, della totalità degli interventi eseguiti il 58% è stato effettuato al nord, il 24% al centro e il 18% al sud.
Le strutture che in Italia effettuano un numero maggiore di interventi sono:
VI. Prostatectomia:
La prostatectomia è un intervento che consiste nell’
asportazione chirurgica di tutta o parte della ghiandola prostatica. Può essere eseguito con metodi diversi. In caso di iperplasia prostatica benigna (patologia caratterizzata dall'ingrossamento della ghiandola prostatica) viene spesso utilizzata la r
esezione tranuretrale (TURP), una tecnica endoscopica meno invasiva rispetto alla chirurgia tradizionale che vanta risultati eccellenti in una elevata percentuale di pazienti.
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Le strutture pubbliche o private accreditate che effettuano questo tipo di interventi sono
529: il 42% si trova al nord, il 24% al centro e il 33% al sud. In particolare, della totalità degli interventi eseguiti il 53% è stato effettuato al nord, il 23 % al centro e il 24% al sud.
Le strutture che in Italia effettuano un numero maggiore di interventi sono:
VII. Isterectomia:
L'isterectomia è un intervento che consiste nell
’asportazione chirurgica dell’utero. Se viene asportato interamente (corpo, fondo, cervice) si parla di isterectomia totale. Quando, invece, la cervice viene conservata, si parla di isterectomia parziale o subtotale. L'isterectomia può essere eseguita a cielo aperto, per via vaginale (colpoisterectomia) o per via laparoscopica. Indicazioni all’intervento sono rappresentate sia da patologie maligne che benigne, come fibromi, prolassi, endometriosi severa, eccessivo sanguinamento mestruale e malattia pelvica infiammatoria.
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Le strutture pubbliche o private accreditate che effettuano questo tipo di intervento sono
714: il 40% si trova al nord, il 22% al centro e il 38% al sud. In particolare, della totalità degli interventi eseguiti il 53% è stato effettuato al nord, il 20% al centro e il 27% al sud.
Le strutture che in Italia effettuano un numero maggiore di interventi sono:
VIII. Tumore all’utero:
I più comuni tumori dell'utero sono quelli dell’
endometrio e della
cervice uterina. Più rari sono i
sarcomi uterini, che colpiscono lo strato muscolare del corpo dell'utero. La scelta del trattamento dipende, soprattutto, dallo stadio della malattia al momento della diagnosi, ma si basa anche sullo stato di salute generale della persona e sull’età. Per raggiungere la massima efficacia, si procede combinando due o più trattamenti che sono rappresentati dalla chirurgia seguita o preceduta dalla chemioterapia, dalla radioterapia e dalla terapia ormonale.
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Le strutture pubbliche o private accreditate che effettuano questo tipo di interventi sono
568: il 43% si trova al nord, il 22% al centro e il 35% al sud. In particolare, della totalità degli interventi eseguiti il 52% è stato effettuato al nord, il 24% al centro e il 24% al sud.
Le strutture che in Italia effettuano un numero maggiore di interventi sono:
1. Policlinico Universitario A. Gemelli (Lazio – RM – Roma) (n° interventi: 681)
2.
IEO - Istituto Europeo di Oncologia (Lombardia – MI – Milano) (n° interventi: 354)
3. Casa di Cura Villa dei Platani (Campania – AV – Avellino) (n° interventi: 173)
4. Policlinico Sant'Orsola – Malpighi (Emilia Romagna – BO – Bologna) (n° interventi: 173)
5.
Consorziale Policlinico (Puglia – BA – Bari) (n° interventi: 172)
IX. Tumore alla tiroide:
Alla presenza di un tumore della tiroide (ghiandola a forma di farfalla posizionata alla base del collo) si interviene chirurgicamente con l'obiettivo di asportare la ghiandola e i linfonodi coinvolti. Dopo l’intervento, è necessario assumere gli ormoni tiroidei che prima venivano prodotti dalla tiroide stessa. Nei casi in cui è alto il rischio di sviluppo di metastasi a distanza, può essere necessario il trattamento con iodio radioattivo.
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Le strutture pubbliche o private accreditate che effettuano questo tipo di interventi sono
495: il 42% si trova al nord, il 25% al centro e il 35% al sud. In particolare, della totalità degli interventi eseguiti il 55% è stato effettuato al nord, il 31% al centro e il 24% al sud.
Le strutture che in Italia effettuano un numero maggiore di interventi sono: